– COMPASSO D’ORO –

La luce ripensata

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In febbraio, a Pisa, viene annunciata la scoperta delle onde gravitazionali. Il 14 giugno a Milano si svolge la XXIV edizione del Compasso d’oro che premierà l’evoluzione di un’icona. La settimana successiva la Gran Bretagna voterà per il referendum sulla sua permanenza nell’Unione Europea, meglio conosciuto come Brexit. Ad oggi non pienamente risolto.

Questa edizione del Compasso d’oro ha selezionato prodotti inconsueti e persone che hanno rinnovato il mondo del design, quali Carlo Bartoli e Ron Arad. Allo stesso modo la Giuria ha saputo cogliere l’innovazione e la bella ironia che le tre lampade premiate possiedono. I membri della commissione sono: Marc Sadler (presidente), Walter de Silva, Mugendi K. M’Rithaa, Yossef Schvetz, Gabriella Bottini, Cinzia Anguissola d’Altoé Scacchetti e Toshiyuki Kita, una Giuria di innovatori e sperimentatori. È curioso leggere le motivazioni che accompagnano i vincitori, essenziali, ma capaci di esprimere tutto il valore del prodotto. C’è chi ha riletto un classico apparentemente impossibile da affrontare, chi ha saputo ridefinire il dimmer e la sua gestualità e chi ha risposto alle necessità della mobilità quotidiana.

01 Making Of Light La Luce Ripensata Ok Archivio Fotografico Fondazione Adi Collezione Compasso D'oro
02 Making Of Light La Luce Ripensata Ok Archivio Fotografico Fondazione Adi Collezione Compasso D'oro

OK (Flos, design: Konstantin Grcic)

Compasso d’Oro per un oggetto che propone l’evoluzione di un’icona conservandone la tradizionale eleganza.

Il disco della testa è in alluminio verniciato e contiene la fonte luminosa. Questa, disposta sul perimetro del cerchio, è un’innovativa sorgente LED Edge Lighting Technology da 18W. È inedito anche il materiale usato per realizzare il corpo, è un PA66 con fibra di vetro, stampato a iniezione con cover di finitura in alluminio estruso verniciato in finitura. La scelta è caduta su questo materiale, come già avvenne per May Day, per la sua alta resistenza sia meccanica che alle temperature. Ancora una volta Konstantin Grcic e Flos danno vita a un oggetto unico e inimitabile. Come per Parentesi la testa è orientabile, ma per OK può ruotare di 360°, mentre il movimento verticale si ottiene con lo scorrimento del corpo sul cavetto di acciaio teso tra plafone e pavimento. Come nella iconica lampada di Castiglioni/Manzù il contrappeso deve essere a sfioro per mantenere costante la tensione del cavo e permettere il perfetto scorrimento.

Making Of Light La Luce Ripensata Ascent 01
03 Making Of Light La Luce Ripensata Ascent

Ascent (Luceplan, design: Daniel Rybakken)

Compasso d’Oro per la semplicità della bellezza di un gesto che calibra l’intensità e l’ampiezza della luce.

Ascent è l’evoluzione del dimmer, reso gestuale e inatteso. Questo nuovo esperimento di Rybakken esprime numerosi gradi di intensità luminosa, attraverso una dimmerizzazione puntuale, permessa dalla scheda elettronica collocata nella testa. I circuiti presenti sullo stelo, e quasi invisibili, trasmettono precisi input al microprocessore che interpreta il cambio di stato della lampada emettendo, di conseguenza, diversi livelli di luce. Questo dà all’utente il controllo non solo sull’intensità della luce, ma anche sulla sua diffusione. Spostando verso l’alto la testa si amplia il cono di proiezione della luce, facilitandone l’uso per la lettura o la conversazione. Il gesto istintivo di far scorrere la testa verso l’alto (più luce) o verso il basso (meno luce) è l’idea concettuale che sta alla base di questa lampada. Rybakken già aveva sorpreso con la Counterbalance (Compasso d’oro 2014) ora stupisce con questa sottilissima asta dimmerabile. A sette anni dalla sua presentazione è ancora insuperata per la semplicità e intuitività del gesto luminoso.

05 Making Of Light La Luce Ripensata Lucetta Archivio Fotografico Fondazione Adi Collezione Compasso D'oro
06 Making Of Light La Luce Ripensata Lucetta Archivio Fotografico Fondazione Adi Collezione Compasso D'oro

Lucetta (Palomar, design: Emanuele Pizzolorusso con Alessandro Maffioletti, Giancarlo Pizzolorusso, Davide Uderzo)

Compasso d’Oro per un prodotto piccolo, ma grande. Un oggetto che dà una risposta intelligente a un’oggettiva necessità.

Emanuele Pizzolorusso e il suo team disegnano Lucetta, la luce per bicicletta staccabile, reinventando un oggetto da sempre parte integrante dei veicoli a propulsione muscolare. I due fari sono facili da agganciare a qualsiasi velocipede, anche quelli non in ferro, grazie ai due adattatori che permettono l’utilizzo su telai in alluminio, in fibra di carbonio o altri materiali non ferrosi. Le due piccole luci, una rossa posteriore e una bianca anteriore, si accendono con un semplice clic e sono garantite per rimanere saldamente in posizione anche sulle strade più accidentate. In entrambe, con un semplice gesto, è possibile selezionare il fascio luminoso: a luce fissa, a luce lampeggiante lenta o veloce. Il grande vantaggio, rispetto alle luci in produzione, è la possibilità di toglierle e riunirle, spegnendole per metterle in tasca.

Anche in questa XXIV edizione il premio ha mantenuto “intatto lo spirito originario del Compasso d’Oro, teso a promuove e riconoscere la qualità e l’innovazione della ricerca, della cultura materiale e del progetto italiani”. E queste tre lampade lo dimostrano pienamente.

(Immagini: Archivio fotografico Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro)