Illuminare con l’essenziale

Nel giugno 2018 la sonda giapponese Hayabusa 2 raggiunge l’asteroide Ryugu dove narrano le leggende risieda il drago del mare. A luglio si è verificata la più lunga eclissi lunare del XXI secolo e visibile da ogni latitudine. Tornando con i piedi sulla Terra, nello stesso periodo c’è l’assegnazione dei premi alla XXV edizione del Compasso d’Oro. Per la luce vince Discovery, che nel nome e nella forma, rimanda alla fantascienza e all’esplorazione spaziale.

Artemide con Ernesto Gismondi stupisce ancora, con un’invenzione tanto semplice quanto innovativa. Discovery è un sistema che comprende varie declinazioni e versioni dello stesso principio: illuminare con l’essenziale. “Discovery Sospensione (Artemide, Design: Ernesto Gismondi) da spenta è un sottile anello metallico che disegna un vuoto silenzioso sospeso nello spazio. Accesa improvvisamente diventa un disco intensamente luminescente disegnando una sorpresa che è la vera anima di questo prodotto”. Queste le concise motivazioni della Giuria che esprimono, e sintetizzano perfettamente, l’idea che sottende al progetto.

Il percorso avviato con Discovery prosegue ed arriva fino ad oggi incontrando, e rispondendo, all’attuale necessità di (garantire) spazi lavorativi e collettivi salubri. Illuminazione benessere e protezione affiancano l’operatività, il sistema brevettato da Artemide parla di tutto questo. Gismondi, ancora una volta, conferma la sua capacità di visione progettando e realizzando un prodotto che va oltre il semplice oggetto luminoso. Discovery è un sistema che offre ampie possibilità e soluzioni e funzionalità avanzate, come le sorgenti Integralis ©. Attualmente è disponibile in quattro configurazioni: sospensione, parete, Space e Vertical, e tre forme elementari: cerchio, quadrato e rettangolo.

La Giuria è composta da: Francesco Trabucco (presidente), Nevio Di Giusto, Carlo Galimberti, Yongqi Lou e Motoki Yoshio. Tra i temi di discussione che hanno accompagnato, e in qualche modo caratterizzato, il loro lavoro “due sono stati particolarmente condivisi: il primo legato alla pervasività crescente della disciplina del design […] Il secondo tema è stato centrato intorno alla natura del progetto: si progetta sempre qualcosa che non c’è (il contrario semplicemente non avrebbe senso). Progettare vuole perciò dire immaginare in modo soggettivo un pezzo, più o meno grande, di futuro”.

Questa edizione del Compasso d’Oro ha visto un solo prodotto premiato per la luce tra i molti presentati, forse l’unico che la Giuria ha ritenuto rispondesse ai suoi criteri di “competenza e ricchezza progettuale, innovatività e sorpresa, coerenza formale e tecnologica, attualità linguistica e di senso”.

Ernesto Gismondi è fondatore e presidente di Artemide Group e designer di prodotti che hanno fatto la storia della luce come Nur o Miconos. Dai primi anni ‘60 si dedica alla progettazione e alla produzione di apparecchi per l’illuminazione fondando, con il designer Sergio Mazza, Studio Artemide S.a.s. dal quale si svilupperà il Gruppo Artemide. Partecipa, come uno degli ideatori, al gruppo Memphis, movimento di avanguardia che ha determinato una profonda evoluzione del settore del design in Italia e nel mondo. Per sessant’anni Gismondi è stato uno dei più lungimiranti talent scout dell’illuminazione, portando sulla scena del design internazionale i grandi nomi dell’architettura contemporanea. Realizzando prodotti one-off poi entrati in catalogo e diventati bestseller dell’azienda.

Discovery è il coronamento di questa lunghissima carriera, la summa di tutta la tecnologia e la sapienza estetica di Artemide raccolta in un unico segno formale. Un cerchio perfetto.

(Immagini: Archivio fotografico Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro)