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Va in scena la luce

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I-DEA Luce Architettura + Andrea Calatroni

I-DEA Luce Architettura crea la nuova illuminazione scenografica e funzionale per la Sala dei Teatini a Piacenza, un lavoro impegnativo volto a definire le diverse scene luminose assecondando le varie funzioni e attività del complesso monumentale.

01 Making Of Light Va In Scena La Luce 2023 05 11 © Oscar Ferrari 204 (1)

La Sala dei Teatini, Ex Chiesa di San Vincenzo, è un bellissimo spazio settecentesco nel cuore di Piacenza, oggi moderno Auditorium, luogo di cultura e sala prove dell’Orchestra giovanile “Luigi Cherubini” diretta dal Maestro Riccardo Muti.

Dopo i lavori di restauro che hanno riportato gli affreschi della Sala all’originale splendore e dopo il progetto d’avanguardia che ne ha trasformato gli spazi, a inizio 2023 la riqualificazione di tutta l’illuminazione interna ha suggellato la valorizzazione di questo luogo d’arte, di eventi e di cultura. Il progetto, curato dallo Studio I-DEA, è stato svolto in concerto con il Comune di Piacenza, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza e la Fondazione Teatri Piacenza.

“Dopo aver illuminato lo Stadio Leonardo Garilli nel 2021, siamo tornati a Piacenza, questa volta per illuminare l’arte, la musica e la bellezza. La Sala dei Teatini è un luogo da contemplare a 360°, per questo la progettazione ci ha visti attingere a diversi ambiti del lighting design e unire illuminazione architetturale, scenica e funzionale in un unico progetto” afferma l’Ingegnere Alberto Ricci Petitoni, Vicepresidente dello Studio I-DEA.

La nuova illuminazione interna risalta completamente gli affreschi, mettendo in luce anche quelle parti che fino ad ora non erano del tutto visibili e valorizza la spazialità della Sala conferendole una gerarchia di illuminazione a seconda dei punti di maggiore importanza anche da un punto di vista architetturale. A livello progettuale è stato scelto un sistema di illuminazione dinamico e flessibile, per far percepire lo spazio in modi e forme diversi, anche a seconda degli eventi, dei concerti e delle rappresentazioni che vi prendono vita. In tutto sono stati sostituiti circa 185 apparecchi esistenti con 141 corpi illuminanti dotati di sorgenti LED in grado di garantire a parità di flusso luminoso emesso, un considerevole risparmio di energia elettrica.

Vediamo ora nel dettaglio i tre step che hanno guidato la progettazione.

Step 1: illuminazione architetturale 

Primo aspetto della progettazione è stato definire l’illuminazione dello spazio architettonico, che funge da cornice a ogni evento e rappresentazione. La nuova illuminazione mette in risalto tutti gli affreschi, cercando di creare un accento rispetto alla spazialità dell’architettura ed enfatizza lo sfondato prospettico, tema dominante nelle rappresentazioni. 

Dal punto di vista tecnico sono stati scelti corpi illuminanti che garantissero caratteristiche molto precise. Un elevato flusso luminoso a fronte di dimensioni molto contenute della scocca. La possibilità di orientare i fasci luminosi in sede di installazione, per personalizzare il puntamento di ogni singolo punto luce. L’alto indice di resa cromatica, maggiore di 90, fondamentale per restituire la varietà cromatica degli affreschi. Così come la temperatura di colore di 3000K, né troppo calda né troppo fredda per non falsare la resa delle opere presenti. E ancora, la possibilità di utilizzare accessori in grado di rendere le ottiche più diffondenti e meno abbaglianti e la dimmerazione DALI per controllare l’intensità luminosa e creare scenografie di luce preimpostate a seconda degli eventi e delle situazioni.

13 Making Of Light Va In Scena La Luce 2023 05 11 © Oscar Ferrari 065 (1)
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Step 2: illuminazione scenica

Dopo aver illuminato la cornice si è passati al palcoscenico. Qui è stata creata un’illuminazione funzionale, flessibile e totalmente personalizzabile per potersi adattare alle esigenze di ogni spettacolo e regista. L’illuminazione scenica è stata studiata con un sistema misto di fari a fascio ampio e fascio spot per luci d’accento. Nonostante la riduzione del numero di proiettori la nuova illuminazione garantisce una maggiore quantità di luce emessa e un maggiore controllo degli effetti luminosi sul palcoscenico. L’impianto planimetrico è simmetrico da un lato per permettere l’incrocio dei fasci e creare luci di taglio e dunque una profondità scenografica, dall’altro per garantire un’illuminazione omogenea su tutto il palcoscenico, utile soprattutto all’orchestra per la lettura degli spartiti.

15 Making Of Light Va In Scena La Luce 2023 05 11 © Oscar Ferrari 194 (1)

Step 3: illuminazione funzionale

Completano l’intervento l’illuminazione funzionale di tutte le zone collaterali: l’accesso alla sala da parte del pubblico, lo spazio della platea, la zona dell’organo, i percorsi dai locali di servizio allo spazio scenico e gli spazi di servizio accessori, come la sala regia. Tutte queste zone sono state dotate di luce diretta e d’accento per ottenere, insieme alla luce diffusa nell’intero ambiente, un illuminamento adeguato e soddisfacente. 

Anche per l’illuminazione funzionale si sono utilizzati gli stessi accessori descritti in precedenza, ottenendo così una maggiore diffusione dei fasci luminosi e un controllo sull’abbagliamento. 

Tutti i nuovi sistemi di illuminazione descritti sono completamente a LED e gestibili da remoto. In particolare è stato utilizzato un sistema DALI per l’illuminazione architetturale e DMX con controllo da mixer per il palcoscenico. Grazie a un’apposita App è possibile gestire sia il DALI che il DMX oltre che utilizzare scenari luminosi già predefiniti in fase di progettazione, rendendo l’utilizzo del nuovo impianto estremamente semplice e intuitivo.

Massima cura è stata dedicata infine alla fase di installazione. Grazie a particolari accorgimenti è stato possibile ridurre i cavi e nascondere le luci, rendendo l’illuminazione invisibile e lasciando tutta la scena al meraviglioso spazio settecentesco. 

 

Crediti: 

Progetto: I-DEA Luce Architettura

Esecuzione lavori: Inside S.r.l.

Aziende fornitrici: Martin, Reggiani

Foto: Oscar Ferrari

(Immagini courtesy: I-DEA Luce Architettura)