Una nuova I-DEA di Spoleto

I-DEA Luce Architettura illumina e teatralizza la città di Spoleto, andando ad evidenziare le unicità architettoniche e scultoree che la compongono. Un progetto atto a inscenare una nuova idea di illuminazione urbana.

Un progetto che unisce illuminazione interna ed esterna, monumentale e artistica, toccando i luoghi simbolo della città di Spoleto. Da Piazza Duomo all’Arco di Druso, dalla Chiesa dei Santissimi Giovanni e Paolo al Museo d’arte moderna di Palazzo Collicola. E infine le famose sculture del V Festival dei Due mondi del 1962: “Colonna del Viaggiatore” di Arnaldo Pomodoro, “Spoleto 1962″ di Nino Franchina, “Stranger III” di Lynn Chadwick e “Colloquio Spoletino” di Pietro Consagra.

La nuova illuminazione delle bellezze di Spoleto è stata progettata dallo Studio I-DEA ed è stata inaugurata lo scorso 22 marzo con il Tour serale “Spoleto by light”, pensato per toccare i luoghi simbolo della città e svelarne in anteprima le nuove vesti luminose.

La nuova illuminazione progettata per le architetture, le sculture e le opere d’arte di Spoleto, è stata dosata con estrema cura sia per le temperature di colore impiegate che per la quantità di luce su ogni singolo particolare. 

“Come sempre il cuore del nostro lavoro è rappresentato dalla fase iniziale: l’analisi di ogni opera e sito oggetto di intervento è stata fondamentale per individuare i giusti tagli di luce e le temperature di colore più idonee al fine di risaltare i materiali, le architetture e la plasticità delle sculture. Un lavoro minuzioso che ci ha davvero appassionato, teso a valorizzare il prestigioso patrimonio culturale di questa città” afferma l’Architetto Lorenza Golinelli, Presidente dello Studio I-DEA. Ripercorriamo ora insieme, in modo virtuale, le 6 tappe protagoniste del Tour Spoleto by light (più una), per mostrarvi nel dettaglio le scelte illuminotecniche che hanno guidato la progettazione di ogni sito.

Arco di Druso

L’Arco di Druso è stato valorizzato da entrambi i lati, scegliendo una temperatura di colore più fredda rispetto a quella dedicata alla Chiesa adiacente. La pietra di cui si compone il monumento è infatti lievemente più grigia rispetto a quella rosata della Chiesa di Sant’Ansano. Grazie a questa scelta è stato possibile valorizzare il materiale ed evidenziare anche di sera le iscrizioni incise nella muratura. Alla Chiesa è stata riservata un’illuminazione radente più calda e più tenue di intensità, ottenuta grazie a speciali barre nascoste nel dislivello della pavimentazione. Per finire è stata rivelata la Colonna romana, evidenziandola tramite un punto luce dedicato con temperatura di colore bianco neutro.

Prodotti utilizzati: Signify e Simes

Spoleto 1962, Nino Franchina

Passiamo ora ad ammirare “Spoleto 1962”, la scultura in ferro alta circa 12 metri posizionata davanti al Municipio di Spoleto. Per valorizzare questa opera sono stati scelti speciali proiettori dotati di snodo cardanico e posizionati negli edifici circostanti per ottenere un’illuminazione di taglio da due diverse angolazioni, permettendo così una lettura plastica della scultura. Da un lato si è illuminato il monumento nella parte più alta e dall’altro nella parte più bassa enfatizzando la tipica estensione verso l’alto e quella tensione che caratterizza gran parte delle opere di Franchina. La temperatura di colore bianco neutro, pari a 4000K, contribuisce a valorizzare il metallo della scultura. 

Prodotti utilizzati: Simes

Piazza Duomo

Alla Piazza simbolo della città è stato dedicato l’intervento più significativo. Qui l’illuminazione diventa valorizzativa, funzionale e dinamica. A livello progettuale si è scelto di lavorare solo sui toni del bianco e dei colori pastello, seguendo il variare naturale della temperatura di colore della luce durante il giorno. L’illuminazione dinamica ha consentito di valorizzare con diverse variazioni tonali la facciata del Duomo, il rosone, il Campanile e tutto il complesso circostante che comprende Sant’Eufemia, Palazzo Racani Arroni e la Piazza stessa. L’illuminazione in tutta l’area parte da una temperatura di colore di 3000K. Completano l’intervento, in questo luogo simbolo della città, l’illuminazione della famosa scalinata di accesso alla Piazza e della scultura di Chadwick, “Stranger III”. 

Prodotti utilizzati: Signify e iGuzzini

Chiesa dei S.S. Giovanni e Paolo

Merita una tappa anche la Chiesa dei SS Giovanni e Paolo, valorizzata attraverso la luce sia in interno che in esterno. Per quanto riguarda l’illuminazione esterna sono stati messi in luce in particolare l’ingresso e l’affresco della Madonna con bambino e quattro Santi. All’interno della Chiesa i corpi illuminanti diventano invece “invisibili” per lasciare la scena esclusivamente alla luce. Grazie a speciali proiettori mimetizzati sotto le capriate sono state illuminate uniformemente le pareti della Chiesa e tutti gli affreschi, così come la riproduzione dell’affresco semicircolare collocato nella Cripta.

Prodotti utilizzati: Zumtobel 

Colloquio Spoletino, Pietro Consagra

Il Tour prosegue in direzione di “Colloquio Spoletino”. Per l’opera di Pietro Consagra è stata scelta un’illuminazione radente in negativo capace di evidenziare i basso rilievi della scultura. Ammirando l’opera da monte è ora possibile percepire le sagome nere stagliate sulla luce. Ammirandola invece da valle è possibile apprezzare la luce radente che colpisce le sculture, facendo emergere i rilievi e la lavorazione del materiale.

Prodotti utilizzati: Simes

Palazzo Collicola

Il Tour non poteva concludersi senza toccare il Museo d’arte moderna di Palazzo Collicola che racchiude uno degli interventi più importanti e consistenti del progetto. Le Sale di questo Palazzo gentilizio sono esse stesse elemento di pregio storico, ed è quindi stato fondamentale valorizzare attraverso la luce non solo le opere ma anche gli ambienti che fanno da cornice a questi oggetti di grande valore e interesse artistico. Nelle Sale del museo è stato previsto un sistema di binari sospesi, di dimensioni diverse a seconda della potenza e dell’ottica. La temperatura di colore scelta è 3000K con alta resa cromatica (CRI 95).  L’impianto è stato progettato per essere estremamente flessibile e offrire la possibilità di riposizionare i singoli proiettori a seconda delle mostre ed esposizioni e di mettere in evidenza le peculiarità di ogni opera. 

Particolare attenzione è stata dedicata al Piano Nobile dell’edificio e alla sua Galleria dai soffitti completamente affrescati. Per valorizzare la Galleria sono stati scelti lampadari decorativi dal design pulito ma ricercato che utilizzano un’illuminazione di tipo sia diretto che indiretto. Inoltre sono state realizzate sospensioni e piantane di design dedicato, che impiegano gli stessi binari dedicati alle Sale del museo. Questi accorgimenti hanno permesso di conservare gli attacchi delle sospensioni esistenti, ovviando all’impossibilità di eseguire nuovi fori o interventi invasivi sui soffitti decorati. 

Oltre agli interventi illustrati è stata rinnovata tutta illuminazione dello Scalone, dell’Androne di accesso e del Portico al Piano terra, restituendo nuova luce a tutto il Complesso di Palazzo Collicola.

Prodotti utilizzati: Zumtobel, Nemo Lighting, iGuzzini

La tappa in più: Colonna del Viaggiatore, Arnaldo Pomodoro

Nonostante il Tour dello scorso 22 marzo si sia concluso a Palazzo Collicola, virtualmente possiamo farlo proseguire fino all’ultimo sito, la “Colonna del Viaggiatore” di Arnaldo Pomodoro che merita certamente un approfondimento. L’opera è oggi illuminata proprio come in origine, durante la manifestazione “Sculture nella città” del 1962. Per farlo sono stati analizzati gli scatti dell’epoca al fine di riprodurre gli originali effetti di luce. L’illuminazione finale è stata ottenuta realizzando incassi a terra orientati verso la Colonna in modo da creare effetti di chiaroscuro suggestivi sugli ornati che caratterizzano la scultura.

Prodotti utilizzati: Signify

“La progettazione della nuova illuminazione di Spoleto è stata svolta in concerto con il Comune, l’Archidiocesi di Spoleto-Norcia e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria. Ringraziamo inoltre i nostri partner illuminotecnici Signify e Zumtobel e l’azienda installatrice Cosmos Consalvi. Progetti di questo calibro possono compiersi solo quando si crea una forte sinergia tra tutti gli attori coinvolti. Insieme abbiamo potuto creare installazioni fuori dal comune che combinano perfettamente tecnica, estetica e funzionalità” ha concluso l’Ingegnere Alberto Ricci Petitoni, Vicepresidente di I-DEA.

Progetto: I-DEA Luce Architettura

Esecuzione lavori: Cosmos Consalvi 

Foto: Oscar Ferrari

(Immagini courtesy: I-DEA Luce Architettura)