– LUOGHI DA VISITARE –

L’Intelligenza al servizio del Sapere

Tempo di lettura: 4 minuti

Andrea Calatroni

Romano Baratta con Forma Lighting disegna l’illuminazione del Vestibolo e il Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia. Un progetto di svelamento che mostra la Sapienza raccolta in questo meraviglioso luogo della cultura.

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Una illuminazione per valorizzare lo splendore architettonico

e pittorico di queste sale, come non mai

Una luce che diviene narrazione di questi spazi e guida per

una visita emozionante

Una luce che manifesti la Sapienza

(Romano Baratta)

Poche righe, in forma quasi poetica, sintetizzano il percorso di progetto che il lighting designer ha scelto di intraprendere per illuminare il Vestibolo e il Salone Sansoviniano della Biblioteca Nazionale Marciana a Venezia. Un’illuminazione che potremmo definire di svelamento emozionale. “Il progetto è stato impostato su una Scala Museale ed una Scala Emozionale, per valorizzare al meglio sia ciò che è presente fisicamente ma anche per stimolare le sensazioni del visitatore nonché attivare nuove sensazioni, il tutto per creare una emozione profonda che sarà ricordata”. Così Romano Baratta

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La collaborazione tra lo studio di Romano Baratta e la Biblioteca Marciana nasce nel 2020 per volontà del direttore Stefano Campagnolo e della Coordinatrice del reparto di Tutela e Conservazione Silvia Pugliese per illuminare al meglio il magnifico Mappamondo del Fra Mauro. Ed è proseguita con l’affidamento della progettazione illuminotecnica del Vestibolo e del Salone Sansoviniano, luogo assolutamente magico in cui sono custoditi capolavori dell’arte italiana quali Tiziano, Tintoretto, Veronese e un soffitto dipinto che è stato definito il Manifesto del Manierismo.

L’illuminazione esistente del Vestibolo e del Salone risaliva a diversi decenni prima e già da qualche anno aveva iniziato a risentire dell’incedere veloce del tempo e della tecnologia. Il progetto impostato da Romano Baratta e il suo studio è stato pensato su due livelli paralleli: una Scala Museale e una Scala Emozionale. Soluzione innovativa che ha permesso sia di valorizzare, nel miglior modo possibile, lo spazio e le opere contenute, sia di stimolare le sensazioni e le percezioni del visitatore nonché attivare nuove emozioni. “Il museo diventa teatro del mondo” e, finalmente, di stupore.

L’illuminazione prevista, oltre a valorizzare i dipinti e l’architettura, è quella che il designer chiama un’esperienza totale. L’impianto automatizzato di scenari visivi e di guida percettiva messo a punto con Forma Lighting permette al visitatore di scoprire e ammirare l’architettura cinquecentesca grazie a precisi focus sui dettagli, i colori e le specificità del luogo. Grazie alla luce si scopre realmente l’ars costruendi dei maestri artigiani e degli artisti che l’hanno costruita. Un progetto che diventa un viaggio graduale di scoperta e di meraviglia.

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Comunemente i musei storici sono visti e vissuti luoghi ingessati, polverosi se non noiosi, luoghi in cui spesso non si pone alcuna attenzione alla valorizzazione delle emozioni che la visita può suscitare, si tende a concentrare tutta l’attenzione sulla sola presentazione delle opere esposte. Tendenza accentuata dal fenomeno, molto veneziano, di un turismo di massa ottimizzato, che minimizza i tempi per massimizzare i must to see, soffermandosi, in velocità, seguendo le precise indicazioni delle guide senza andare oltre, perdendosi nella contemplazione del luogo che, al pari delle opere, è oggetto di incanto.

Un museo è, e deve essere, un luogo vivo. Uno dei compiti che Baratta si è posto è stato quello di “Creare una narrazione e una lettura profonda e una non banale messa in luce. Progettare non solo una perfetta illuminazione per l’esposizione e la valorizzazione delle opere, ma anche per la valorizzazione dell’ambiente e dei visitatori. Entrambe le illuminazioni devono però narrare e raccontare il luogo e le opere”.  

Una delle maggiori difficoltà che si riscontrano in questi luoghi imponenti e spesso affollati è quella evitare le ombre riportate e le fastidiose riflessioni sulle opere d’arte che una visione contemporanea di più persone, anche vicinissime ai manufatti, può comportare. Il tutto deve essere progettato senza che l’esperienza ambientale venga rovinata. “Volevamo che emergesse l’unicità della Biblioteca ma soprattutto il Sapere contenuto, che è l’elemento base di questo luogo. Tiziano, non a caso, ha dipinto sulla volta del Vestibolo La Sapienza. Volevo che l’illuminazione non fosse solo un mezzo di valorizzazione ma di manifestazione della Luce del Sapere”.

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Il progetto di Romano Baratta con il supporto di Forma Lighting prevede la creazione di un’illuminazione innovativa per gli ambienti museali e che potesse trasformarli in luoghi magici e non solo “archivi” di opere d’arte. La luce che cambia nel tempo è stata la soluzione, come ci spiega lo stesso Baratta: “In questo progetto sono stati ideati 22 scenari che vengono richiamati da 3 animazioni che sono a loro volta gestiti da sensori IR di presenza che permettono di adeguare l’illuminazione ai movimenti dei visitatori”. 

Anche il tema della sostenibilità è stato affrontato con serietà, si è puntato ad un’estrema riduzione dei consumi energetici non solo grazie alla tecnologia impiegata, ma anche per l’intelligenza nell’uso di sensori a infrarossi specifici. Ad esempio, se non ci sono visitatori viene attivato uno scenario di riposo che permette sia di ridurre decisamente i consumi, altresì di proteggere i dipinti esposti e l’architettura. Un progetto frutto di un’osservazione intelligente, e laterale, dello spazio e del suo valore complessivo.

 

Luogo: Biblioteca Nazionale Marciana – Piazzetta San Marco, Venezia
Progetto illuminazione: Romano Baratta Lighting Studio
Apparecchi: Forma Lighting
Sistema di Gestione: Casambi
Foto e Video: Romano Baratta Lighting Studio
(Immagini courtesy: Romano Baratta Lighting Studio)