– RACCONTI DA FUORI –

Luce rossa e luce blu

Abbiamo chiesto a Romano Baratta di spiegarci la sua idea di illuminazione. La luce è un potente strumento di comunicazione delle emozioni e delle storie urbane nascoste nei luoghi. Romano usa il colore come mezzo di benessere umano e urbano.

Raccontare e trasmettere emozioni è alla base delle creazioni umane subito dopo l’utilità. Utile ed emozionante al contempo è la direzione da perseguire. C’è chi racconta con le parole, chi racconta tramite una fotografia, chi racconta con un dipinto, chi tramite un’architettura o un oggetto e chi come me racconta con la Luce. Prima di raccontare bisogna pensare e, solitamente, io penso per immagini luminose, per contrasti di luce e soprattutto per luce colorata.

Making of Light - Luce rossa luce blu - COVER_filius
Making of Light - Luce rossa luce blu - romano

In Italia sono stato il primo ad aver utilizzato la luce colorata in contesti residenziali, commerciali e da qualche anno in modo narrativo in contesti urbani. La luce colorata è difficile da gestire. Non è come progettare con la sola luce bianca nelle sue differenti temperature di colore, ma richiede una padronanza differente, una delicatezza sottile in quanto è molto facile fare errori e produrre illuminazioni kitsch e inespressive o, peggio, da Luna-Park. È facile rovinare monumenti e edifici con un piattume coloristico inespressivo, inutile e per nulla valorizzante. Con la luce colorata bisogna essere leggeri e dare moltissima importanza alle sfumature, alle nuance, cose che difficilmente vengono pesate nell’ambito del lighting design e dell’illuminotecnica. Bisogna gestire bene la diffusione e gli illuminamenti per evitare che si creino macchie di colore non desiderate. Ci vuole molta eleganza, altrimenti i risultati sono pesanti, brutali, non equilibrati, grossolani e per nulla comunicativi. Non basta conoscere la luce è fondamentale conoscere anche la percezione visiva, la teoria dei colori e poi avere una grande cultura visiva e degli spazi. Cultura del colore.

Making of Light - Luce rossa luce blu - 1
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Una delle caratteristiche che mi ha portato a usare la luce colorata c’è indubbiamente la sua innata vocazione per la narrazione. La luce colorata è evocativa, è l’ideale per creare mondi differenti, nuovi e inaspettati. Consente di sviluppare dei messaggi profondi e diretti, che permettono di rigenerare un ambiente e le persone che lo vivono. La narrazione con la luce è immediata, viscerale. Arriva subito. Non parlo di proiezioni video o di immagini ma di luce pura.

Nel residenziale uso la luce colorata per offrire principalmente benessere. Accostata alla luce bianca è possibile sfruttare i principi della psicologia e dell’antropologia. Negli store invece uso la luce colorata per comunicare il brand, per creare un nuovo modo di vivere l’esperienza di vendita lontana dal concetto spudorato di vendita a tutti i costi. Nel contesto urbano la sfida è però maggiore e più complessa. La volontà è quella di creare nuovi paradigmi dell’illuminazione. Far diventare la luce uno strumento di reale riqualificazione urbana ma soprattutto culturale. Permetterle, nei quartieri storici, di valorizzare la storia e le leggende, nelle periferie di migliorare l’esperienza di vita permettendo ai cittadini di abitare il loro quartiere in modo positivo. Un motore generativo di urbanismo tattico. È possibile, con un intervento studiato di illuminazione, ripopolare luoghi abbandonati per un’aggregazione positiva. È anche un potente mezzo di marketing territoriale per le amministrazioni comunali: se compreso. La luce per l’urbanità è come un abito da sera per una donna. Bastano i giusti accorgimenti per renderla fantastica. Metodi economici ed efficaci.

Making of Light - Luce rossa luce blu - pal2
Making of Light - Luce rossa luce blu - pal1

Nelle aree periferiche e degradate non basta un intervento illuminotecnico classico basato sulla quantità della luce e sulla uniformità, come spesso viene fatto. Serve un progetto che esalti gli spazi, le azioni delle persone, che faciliti il cambio di percezione che fino a quel momento queste aree avevano nella mente delle persone. Un intervento di lighting che abbellisca la notte periferica, che la renda protagonista dell’urbanità cittadina, non penalizzandola rispetto ai centri storici e commerciali. È necessario un intervento che renda queste zone attrattive, luoghi da visitare, dove vivere sensazioni e quindi esperienze. Un cambio di passo è possibile per rendere queste aree non più degradate. Bastano pochi sforzi e pochi investimenti, ma è necessario un progetto corretto e fare la scelta giusta.

Making of Light - Luce rossa luce blu - 2
Making of Light - Luce rossa luce blu - a

Nei miei lavori uso spesso la luce rossa e la luce blu. Questi due colori sono perfetti per sintetizzare concetti opposti: freddo e caldo, cielo e terra, vicino e lontano, acqua e fuoco, etc. Sono colori che permettono di creare un ambiente visivamente finito, dove la luce blu fa da sfondo e la luce rossa da soggetto. In alcuni lavori ho utilizzato la luce rossa come identificativo dei piani orizzontali e la luce blu dei piani verticali, permettendo agli spazi di ampliarsi e al contempo di riscaldare le aree di aggregazione secondo un concetto di focolare urbano. È un contrasto vitale, che sprigiona energia basica, forza uterina che si propaga. Sono due frequenze della luce molto espressive ed efficaci per la modificazione visuale degli ambienti e per la loro rappresentazione. Non c’è una motivazione personale ma prettamente progettuale che ritorna spesso nei miei progetti. Per esempio, in alcune palestre le luci rosse e blu sono state scelte per la loro capacità di attivare o rallentare l’azione fisica in combinata alla luce bianca calda 2700K e 3500K. In un recente intervento a Superstudio, durante il Fuori Salone di Milano, la luce infrarossa su sfondo blu è stata utilizzata come elemento di rilassamento muscolare. In un intervento urbano invece questo contrasto è stato usato come forza simbolico-espressiva per far riaffiorare una vecchia leggenda cittadina (Change. Ciacianella’s Story) o l’origine di una città (FFF. Multiplicity Shape of Fire). È indubbio l’enorme valenza di valorizzazione che si acquista con l’uso della luce rossa su alcuni dettagli o porzioni di palazzi storici. La luce rossa, se ben usata, dialoga perfettamente con materiali da costruzione lapidei, soprattutto se abbinata alla luce bianca in contrasto e con nuance azzurrine.

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Making of Light - Luce rossa luce blu - teatro

Il mio modo di usare la luce nei contesti urbani è il motivo per cui sono stato chiamato a Feltre e in altre città dove sono in sviluppo interventi futuristici che spero facciano da progetto pilota per altre città.

Sogno per il futuro molte città italiane vestite con una luce di qualità. E che la gente vi possa avvertire le proprie storie e leggende, i racconti e le virtù o leggere i monumenti sottolineati con maestria, magari con colpi di make-up di luce colorata. Proprio ora è il momento di seminare il domani.