– METTERE IN LUCE –

Luce italiana per Munch

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Andrea Calatroni

i prodotti L&L Luce&Light sono stati scelti per illuminare e dare identità al nuovo Munchmuseet di Oslo, un edificio monumentale che si inchina e si riflette nel mare. La luce diventa il principale elemento narrativo e descrittivo dell’architettura.

01 Making Of Light Luce Italiana Per Munch Munch Museum Oslo 1 Rgb

il settore dell’illuminazione, decorativa e tecnica, è una delle principali eccellenze italiane e una tra le più diffuse sul territorio nazionale. Da nord a sud le industrie della luce, grazie a ricerca e innovazione, producono apparecchi di qualità elevata. Tra queste c’è L&L Luce&Light, azienda vicentina specializzata in apparecchi ad alto tasso tecnologico, questo l’ha portata ad essere scelta come partner in importanti progetti internazionali. Ultimo in ordine cronologico è il Museo Munch, o Munchmuseet, di Oslo. 

Qui il lascito dell’artista norvegese Edvard Munch ha trovato la sua nuova casa. Le opere del pittore espressionista, ovvero 1100 dipinti, 4500 disegni e acquerelli, 18.000 grafiche, 6000 libri, ma anche lettere e altri documenti, conservati nel precedente museo aperto nel 1963, sono ora custoditi ed esposti in questo palazzo di 13 piani e 26.300 mq, uno dei più grandi musei al mondo dedicati ad un singolo artista e nuovo punto di riferimento architettonico della capitale norvegese.

02 Making Of Light Luce Italiana Per Munch Munch Museum Oslo 2 Rgb
03 Making Of Light Luce Italiana Per Munch Munch Museum Oslo 3 Rgb

Lo studio spagnolo di architettura Estudio Herreros, fondato da Juan Herreros e Jens Richter, in collaborazione con lo studio norvegese LPO Arkitekter ha progettato un edificio monumentale che si affaccia sul fiordo di Oslo ridefinendo lo skyline urbano. L’alta torre (60 metri d’altezza) è inclinata di 20° verso il lungomare della baia di Bjørvika, il rivestimento in pannelli ondulati di alluminio riciclato forato offrono diversi gradi di trasparenza, a seconda dell’incidenza della luce naturale, creando una percezione quasi evanescente dell’edificio.

La facciata principale è stata pensata per schermare e riflettere i raggi solari al fine di mantenere una temperatura stabile all’interno delle sale. Un edificio che, grazie a queste soluzioni, mette in relazione la luce naturale (poca e preziosa in Norvegia) con quella artificiale disegnata per esaltare il volume architettonico. Come si può intuire la sostenibilità ambientale ed energetica ha determinato molte scelte progettuali. Gli ambienti interni sono stati suddivisi in due zone: una parte “statica” con una struttura in cemento armato studiata per accogliere le opere d’arte con specifiche caratteristiche di luce e umidità e una zona “dinamica” nella quale i visitatori si spostano per salire da un piano al successivo e possono godere della vista sull’insenatura grazie all’ampia facciata vetrata. Un edificio dalle gerarchie definite, ma fluide in cui la luce gioca un ruolo primario per la lettura e la percezione degli spazi.

04 Making Of Light Luce Italiana Per Munch Munch Museum Terrazza Oslo 2 Rgb
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L’ingresso alla torre è anticipato da un corpo basso e illuminato blu cobalto che accoglie i visitatori accompagnandoli in un percorso ascendente, che passa dallo spazio pubblico coperto, dalla lobby che ospita ristoranti e bar, sale per usi ricreativi, commerciali e culturali alle sale espositive, fino alle terrazze del tetto, offrendo parallelamente la scoperta dell’eredità artistica di Edvard Munch. L’inclinazione sommitale della struttura offre al visitatore una visuale sul porto quasi a volo d’uccello, inedita e suggestiva. 

Come il concept illuminotecnico ideato come parte integrante nello sviluppo del sopracitato concetto di sostenibilità. Il progetto della luce è stato curato da Multiconsult, società di consulenza nel settore delle costruzioni e architettura, che ha scelto gli apparecchi L&L Luce&Light per illuminare le zone di connessione orizzontale e verticale dell’edificio. Il progetto illuminotecnico è stato concepito per essere presente, ma quasi invisibile, ha contribuito a definire l’identità degli spazi e, soprattutto, a creare un’atmosfera funzionale alla fruizione degli ambienti espositivi. 

Multiconsult, per gli spazi di connessione visibili in facciata, ha scelto i profili lineari SNACK 1.3 nella versione con ottica stretta (10°, 36W, 4000K) con una finitura nera customizzata. Gli apparecchi, invisibili, sono fissati a soffitto tramite staffe e posizionati in linee continue per ottenere un effetto d’illuminazione radente sulle alte pareti della struttura. Si viene così a creare un piano luminoso che contribuisce ad esaltare la verticalità all’ambiente. Per la grande terrazza inclinata sono stati previsti incassi uplight da esterno della serie LITUS 1.6 (2.5W, 4000K), con ottica diffusa, incassati nel pavimento in legno alla base della vetrata segnalano il lato più esterno, mentre i profili lineari RIVER WALL 2.0 (ottica ellittica 10°x40°, 40W, 4000K) con staffe, in una speciale finitura grigio, illuminano dall’alto verso il basso le zone di accesso alla terrazza stessa. 

Le scelte dello studio di lighting design, oltre alle finiture speciali, si sono concentrate sull’ampiezza dei fasci luminosi e su temperature di colore neutre (tutti gli apparecchi sono a 4000K). L’attenta designazione di questi due elementi ha permesso di realizzare una precisa scenografia che ha definito, e definirà nel tempo, l’immagine urbana del Munchmuseet.

 

Credits

Munchmuseet

Oslo, Norvegia

 

Project: Estudio Herreros, LPO Arkitekter

Light planning: Multiconsult

Distribuzione: SML Lighting

Photo: Tomasz Majewski, Dag Sandven

 

(Foto courtesy: L&L Luce&Light)