– METTERE IN LUCE –

A Malcesine la storia prende luce

Tempo di lettura: 3 minuti

Andrea Calatroni

L&L Luce & Light con lo studio Lucearchitettura regala una nuova vita all’antico castello di Malcesine, vestigia scaligera. Il progetto della luce crea scorci a sorpresa e svela gli antichi percorsi da cortigiani e soldati.

01 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce
02 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce

Il Castello Scaligero di Malcesine (VR), sulla sponda nordorientale del Lago di Garda, era parte del Grand Tour che gli artisti francesi e tedeschi compivano tra ‘700 e ‘800. Tra questi ci fu anche il grandissimo Goethe che ne raccontò le bellezze e le dolci asperità. Il castello, di epoca medievale ma dominato nei secoli successivi da veneziani, francesi e austriaci è stato oggetto di riqualificazione archeologica e illuminotecnica. Il progetto luce, curato dallo studio di lighting design Lucearchitettura con il supporto degli apparecchi L&L Luce&Light, ha trasformato la struttura fortificata in un luogo suggestivo, come mai è stato visto nei secoli, enfatizzandone i possenti contrafforti e i ruvidi camminamenti.

Edificato su tre livelli accessibili tramite percorsi interni, il castello presenta una torre a pianta pentagonale irregolare e una “casermetta” o Palazzo Veneziano, ovvero un piano inferiore in cui anticamente alloggiava la guardia del castello; poco più in là un poggiolo che, sporgendo a picco sopra le acque del lago ad un’altezza di 24 metri dalla superficie, consente una visione ampia e suggestiva del lago stesso e dei monti circostanti.

L’ingresso al castello, corrispondente all’antico ponte levatoio, è caratterizzato dalla luce degli apparecchi Bright 2.4 5W 3000K 45° CRI>90 con schermo antiabbagliamento integrato: “abbiamo posizionato gli incassi a terra delle pareti laterali creando maggiore profondità ed esaltano le forme arrotondate delle palle di cannone infisse con drammatici effetti chiaroscuri”. Una soluzione che trasforma un componente bellico in elemento decorativo e quasi poetico.

Varcato l’ingresso, a sinistra, due proiettori Ginko 2.0 5W 3000K e 4000K CRI>90 con ottica ellittica 13°x52° il primo e ottica 45° il secondo, entrambi con cannocchiale antiabbagliamento asimmetrico illuminano i resti di affreschi, probabili residui di una cappella scaligera. Lo stesso apparecchio, in versione 3000K e con ottica 45°, illumina nell’angolo nordorientale del cortile posto alla base della torre un affresco trecentesco che raffigura una Madonna con Bambino. La luce radente e poco invasiva esalta le figure dei Santi rendendole visibili anche di sera.

03 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce
04 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce

Oltrepassato il varco d’accesso inizia il percorso all’interno delle mura perfettamente segnalato dai segnapassi Rondò 2.1 2W 3000K con ottica radiale, l’installazione a pavimento consente l’illuminazione del passaggio di collegamento tra il primo e il secondo cortile che conduce all’esterno della residenza scaligera. Questa soluzione permette di illuminare anche il muretto posto frontalmente e a definire un corridoio luminoso ampio e sicuro, oltre che suggestivo. Gli stessi apparecchi sono stati utilizzati per l’illuminazione perimetrale di un particolare spazio sopraelevato, chiamato “Rivellino”, da cui si ammira il paese, il lago, ed il fianco occidentale del Monte Baldo. Un’analoga soluzione di radenza è stata utilizzata per illuminare tutte le zone di passaggio con copertura a volta, qui gli incassi Litus 1.6 3,5W con ottica diffusa. In questo caso la luce esalta la matericità della pietra e l’abilità costruttiva degli antiche veneti.

Lo studio Lucearchitettura ha dedicato una luce a tutti gli elementi che compongono la rocca, per ognuno è stata studiata un’illuminazione precisa con il giusto apparecchio e il corretto grado di illuminamento. Un esempio sono gli apparecchi Bright 2.4 5W 4000K 34° CRI>90 che hanno trovato applicazione nell’illuminazione, dal basso verso l’alto, delle piante di ulivo e alloro. O come la roccia da cui si erge la parte ovest del castello messa in evidenza da alcuni proiettori Ginko 3.0 10W 3000K con ottica 13°x 58° e cannocchiale asimmetrico montati su picchetti e posizionati tra gli anfratti rocciosi. Un terzo cortile, il più alto e più settentrionale, si raggiunge per mezzo di una rampa e attraverso un portale, in perfetto stile scaligero, qui i proiettori Ginko 1.0 inseriti nella struttura dei parapetti enfatizzano la solidità della pietra e del mattone.

05 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce
06 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce

Intervenire su un manufatto così complesso ha richiesto di operare su più livelli nel pieno rispetto del luogo e dell’ambiente circostante. Diversi parametri estetico/funzionali sono stati presi in considerazione rendendo l’edificio fruibile in tutti i suoi aspetti, un intervento che ha saputo unire poesia e usabilità. L’esperienza nel recupero di edifici storici e l’estrema sensibilità per il luogo antico da parte di Lucearchitettura hanno conferito “all’intero maniero una nuova immagine con una presenza luminosa più rispettosa, contenuta, che non altera la fisionomia del paesaggio”.

La collaborazione tra Lucearchitettura e L&L Luce&light si rinnova grazie alla capacità tecnologica e industriale di quest’ultima. Ne sono un esempio i proiettori di piccole dimensioni Ginko 1.0 3,5W 3000K con ottica 58°: completamente contenuti nello spessore dei montanti sotto al corrimano dei parapetti diventano parte integrante degli elementi architetturali grazie anche alla mimetica finitura antracite.

Le due imponenti facciate, alte 12 metri, ovvero quella del Palazzo Veneziano fronte lago e quella del Palazzo Scaligero, nel cortile intermedio sono raccontate da una luce radente e morbida che ne esalta il carattere monumentale. E questo grazie all’utilizzo degli apparecchi Stra 5.0 in acciaio inox 37W in una speciale versione Tunable White (da 3000K a 5000K), incassati a terra, a una distanza studiata per ridurre i contrasti di luce e ombra dati dalla superficie irregolare della pietra. La soluzione mette altresì in risalto la loro vertiginosa verticalità grazie all’ottica wall-washer che indirizza l’emissione luminosa in modo efficace verso la facciata fino al cornicione.

07 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce
08 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce
09 Making Of Light A Malcesine La Storia Prende Luce

Un’ulteriore particolarità contraddistingue questo progetto: sono state utilizzate diverse temperature di colore che variano dai 2200K ai 4000K, affinché i visitatori possano individuare e differenziare  tre delle quattro fasi storiche del castello: prima del 1000, con la costruzione della torre da parte dei Longobardi, dal 1100 al 1300 con gli Scaligeri e i Visconti e la residenza medievale, il 1500 con la dominazione veneziana e il Palazzo Veneziano; il castello ha raggiunto la sua attuale conformazione con alcuni particolari lasciati dalla dominazione austriaca nel 1800. Una scelta frutto di una particolare sensibilità alla storia.

La luce si fa racconto e guida, ci prende per mano e ci fa comprendere, grazie alle sue sfumature le diverse stratificazioni che insistono su questo luogo unico. Come molti luoghi storici, anche questo è frutto delle diverse casate e sensibilità che hanno reso l’Italia meta di un continuo, e mai fermo, Grand Tour artistico e architettonico. Solo sapendo interpretare onestamente un luogo se ne preserva la memoria.

(immagini courtesy: Alessio Tamborini)