– INTERVISTE COL DESIGNER –

Roma e Milano due luci capitali

Making of Light ha raggiunto Massimiliano Baldieri per una chiacchierata sulla luce urbana in particolare quella di Roma città di nascita, d’affezione e di lavoro. Un racconto su come la luce sia un’opportunità per migliorare la vita e lo spazio abitato.

Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - COVER_redemption store NYC studio Guadagnino ph Giulio Ghirardi
Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - 00_massimiliano baldieri

Certo che un lighting designer non si annoia mai. Prima a New York per un flagship store poi a Roma per una chiesa scoperchiata poi a Bologna per un asilo. E ora dove?

Effettivamente nel nostro lavoro non ci si annoia mai, l’esigenza d’illuminare uno spazio è necessaria, il coinvolgimento del light designer non lo è sempre, a volte per motivi di budget, altre perché il cliente non è “illuminato” e non ne ravvede il bisogno. Fortunatamente i nostri amici progettisti ci incaricano di dar loro spesso un consiglio, oppure di occuparci di una progettazione completa. In questo momento ci stiamo occupando di due importanti residenze private a Roma e Portofino, di un locale “speakeasy” a Brooklyn, del secondo lotto dell’Auditorium di Firenze, di un nuovo edificio degli aeroporti di Roma, la sede di una Ambasciata ed una Biblioteca. Comunque, a parte questi lavori impegnativi e prolungati nel tempo, abbiamo anche l’opportunità di progettare residenze private con clienti che, se pur attenti al budget, vogliono la nostra consulenza ed apprezzano i nostri consigli per ottenere il massimo in termini di vivibilità e percezione degli spazi nell’arco della giornata e secondo gli usi dell’abitazione. Quindi la progettazione illuminotecnica non è esclusivamente per clienti con budget illimitati, anzi! La sfida più interessante è quella di ottenere risultati con budget minimi e rendere il cliente felice.

Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - G5_AUDITORIUM FIRENZE luigi filetici
Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - G6_AUDITORIUM FIRENZE luigi filetici

Hai lavorato molto a Roma, la tua città, che rapporto hai con lei? E con la sua luce?

Roma, certamente non è Parigi “la ville lumière” almeno da questo punto di vista, cioè l’illuminazione artificiale, in alcuni casi scarseggia e non rende merito alla bellezza della città né tantomeno alla sicurezza, però la luce naturale che cambia ad ogni stagione, i tramonti mozzafiato, il colore del cielo ti fanno dimenticare il resto. Il rapporto con la città è di amore e odio, ci sono nato quindi assuefatto alla sua bellezza, ma non posso farne a meno e me ne rendo conto solo quando sono fuori. La odio perché mi dispiace vederla abbandonata, anche dal punto di vista dell’illuminazione, ad esempio il quartiere Monti è stato tra i primi ad aver sostituito le sorgenti al sodio ad alta pressione delle lanterne classiche, con le sorgenti LED, per adeguarsi alla normativa contro l’inquinamento luminoso, un disastro … LED a 4000K che hanno fatto insorgere il quartiere, ed aggiungo per fortuna. Potrei fare decine di esempi di “malcostume” illuminotecnico senza un minimo di rispetto per i colori e le architetture

Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - G8_chiesa san nicola Roma ph Luigi Filetici
Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - san nicola Roma ph Luigi Filetici

Illuminare l’interno della Colonna Traiana e Antonina deve essere stato un progetto sfidante e stimolante. Come l’avete risolto?

L’illuminazione delle due colonne è stata molto stimolante e interessante, tra l’altro non ero mai stato all’interno ed è affascinante pensare come gli antichi romani fossero avanti nelle costruzioni: cilindri di marmo scavati precisamente poggiati uno sull’altro formando una scala che si avvolge intorno al nucleo fino alla sommità, incredibile! Il tema da svolgere era quello di renderne fruibile l’interno per visite in sicurezza ed evidenziare il lavoro degli scalpellini. Ovviamente non si poteva pensare di utilizzare degli apparecchi tradizionali con linea di alimentazione così abbiamo progettato un apparecchio a batteria equipaggiato con due sorgenti a LED, la prima rivolta verso il basso, ad illuminare i gradini con un piccolo proiettore con ottica retroposta per evitare l’abbagliamento, ed una sempre a LED, a luce indiretta, a mettere in evidenza la lavorazione dell’intradosso della rampa. Per mantenere la carica il più a lungo possibile l’apparecchio è stato dotato di un sensore di presenza, che si accende non appena iniziamo a percorrere la scala, e si spegne subito dopo, quindi l’utilizzo è di pochi secondi. Altro aspetto importante è stato il fissaggio, non potendo in nessun modo toccare le pareti interne, abbiamo optato per un sistema con delle viti senza fine che si estendono fino a bloccarsi a pressione sulla superficie marmorea, dotate di puntali in Teflon per non danneggiare il marmo. Le batterie si tolgono senza disinstallare l’apparecchio e possono essere ricaricate con un caricabatterie multiplo posto all’ingresso della colonna.

Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - Colonna 1
Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - Colonna 2

Milano e Roma hanno due notti diverse, com’è confrontarsi con queste città?

Milano e Roma, due città completamente diverse, affascinanti entrambe, la prima ha avuto un salto in avanti negli ultimi anni e si confronta con le città europee, edifici moderni, dinamismo lavorativo e voglia di fare, la seconda più sorniona, più grande, dove gli edifici moderni trovano con difficoltà lo spazio su cui sorgere e le notti riflettono la loro indole. Ho notato che Milano di notte è estremamente luminosa, arrivando alla Stazione Centrale si ha un’immediata sensazione di luce determinata dai nuovi lampioni stradali e dall’illuminazione scenografica degli alberghi circostanti, per non parlare del nuovo quartiere City Life dove gli edifici e la loro illuminazione definiscono lo stile ed il carattere moderno della nuova Milano. Roma come dicevo precedentemente è più buia, forse troppo in alcuni casi, e ogni volta che devo confrontarmi con la città per un illuminazione esterna sono sempre molto attento a non esagerare, le architetture dei palazzi storici sono molto dettagliate e decorate ed io non amo disegnare con la luce, preferisco evidenziare solo alcuni particolari, per percepire i volumi e dare solo un accenno di luce, anche perché prima o poi farà giorno e certi edifici o siti archeologici sono ben visibili di giorno, replicare la luce diurna durante la notte mi sembra eccessivo.

Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - 04_galleria nazionale Roma ph Luigi Filetici
Making of Light - Roma e Milano due luci capitali - G2_galleria nazionale Roma ph Luigi Filetici

La nuova illuminazione della Galleria Nazionale a Roma ha dovuto relazionarsi con opere antiche e contemporanee, con Canova e Burri. Me lo racconti?

La Galleria Nazionale di Arte Moderna è il progetto al quale sono più affezionato, eseguito oltre 25 anni fa da mio padre e aggiornato con le nuove sorgenti LED lo scorso anno. La Galleria ospita opere magnifiche e devo dire che ho avuto momenti di panico, non so se riconducibili a una sindrome di Stendhal, data la bellezza e varietà delle opere o dalla paura di non riuscire ad illuminare adeguatamente ogni opera come avrei dovuto. Comunque, l’utilizzo di apparecchi con ottiche intercambiabili e prove sul campo ci hanno permesso di restituire la plasticità alle sculture del Canova come la giusta drammaticità per esaltare un cretto di Burri.

Crediti fotografici: Luigi Filetici, Zeno Colantoni, Giulio Ghirardi, Christian Richters.