– INTERVISTE COL DESIGNER –

Legno e luce sociale a Venezia

Tempo di lettura: 4 minuti

Luciano Marson, quattro Compassi d’Oro in quattro discipline diverse. La passione per un saper fare tipico del Nordest abbinato a una buona dose di perseveranza e conoscenza della materia. Una nuova sfida sociale e di luci inedite. Ci racconta come è nata Pieces of Venice, premiata al XXVI Compasso d’Oro ADI.

01 Making Of Light Legno E Luce Sociale A Venezia Briccole
02 Making Of Light Legno E Luce Sociale A Venezia Luciano E Karin Marson

Pieces of Venice è la tua nuova avventura nel mondo del mobile e come per la precedente sono arrivati subito premi importanti come il Compasso d’Oro. Un riconoscimento prestigioso del vostro lavoro.

La startup innovativa Pieces of Venice è la mia più recente iniziativa imprenditoriale ed è un’azienda di famiglia, che gestisco insieme a mia moglie Karin, come se fosse un figlio da accudire e far crescere insieme. Questo lo devo dire sempre sottovoce perché Edoardo, il figlio vero, si offende quando si sente paragonato a un’azienda, per quanto ambiziosa e importante che sia. Pieces of Venice è uno di quei sogni realizzabili che hanno sempre caratterizzato la mia esistenza dedicata a concretizzare quello che mi sarebbe piaciuto fare. È sempre venuto per primo il piacere del fare e conseguentemente sono arrivati i risultati economici e le soddisfazioni quali i premi, le interviste e la copertina di Domus. A proposito di Compasso d’Oro e alle svariate segnalazioni che lo hanno accompagnato, è significativo che una persona con formazione amministrativa quale io sono (Luciano è ragioniere n.d.r.) sia riuscita a ricevere quattro Compassi d’Oro in quattro discipline diverse: grafica, prodotto, allestimento, progetto di Impresa Sociale. Quest’ultimo mi rende particolarmente orgoglioso in quanto è il mestiere che credo di saper fare meglio, l’imprenditore. Non la classica figura che insegue fatturati e guadagni, ma una persona che segue il proprio istinto e i propri sogni e che in questo caso vuole anche contribuire a rendere migliore la società in cui viviamo e che lasceremo in eredità ai nostri figli e nipoti. Questo è un valore fondamentale che Karin ed io perseguiamo nell’educare Edoardo e nel rapportarci con il prossimo. Il mondo del mobile, cui tu fai cenno nella domanda, è quello che mi ha adottato fin da ragazzo quando durante le estati andavo a lavorare in mobilificio e quando una volta diplomato ho iniziato il mio lavoro da dipendente come contabile, per poi passare all’area commerciale, poi fare l’agente e consulente di De Padova e tanti altri aspetti quali le relazioni pubbliche con l’ufficio stampa “Marson e” negli anni ‘80 e ‘90. Questo è il mondo che credo di conoscere meglio in quanto ho cominciato dai mobili più umili in melaminico e i mobili rustici ampezzani in pino per approdare alla corte di Maddalena de Padova e … restarci per dodici anni! In questo percorso ho immagazzinato tutte le conoscenze possibili e ho affinato il gusto soprattutto nel periodo “milanese”. Un percorso molto simile lo ha fatto anche Karin ed è stato quindi naturale in Pieces of Venice iniziare con il legno.

03 Making Of Light Legno E Luce Sociale A Venezia Pieces Of Venice + Masegni & Nizioleti
04 Making Of Light Legno E Luce Sociale A Venezia Briccola In Laguna

Riconvertire il legno di Venezia è un’idea che hanno ripreso in molti, ma sei il primo a dargli un senso etico. Ci racconti com’è nato?

Tutto è iniziato con una richiesta di consulenza che avevo ricevuto: tre imprenditori volevano fondare un’azienda per produrre mobili utilizzando il legno di briccola. La mia reazione è stata di rifiuto totale e assoluto a questo tipo di iniziativa in quanto non mi caratterizza il migliorare e tantomeno copiare iniziative che già esistono. Mi piace, invece, cimentarmi in sfide nuove e nel fare, sempre, quello che gli altri non hanno ancora fatto, conseguenza di questo è stato pensare che non dovevamo ghettizzarci solo sul legno di briccola né tantomeno usarlo per fare mobili, ma ampliare il campo e utilizzare altri materiali. Soprattutto bisognava puntare su ciò che Venezia è: un marchio riconosciuto in tutto il mondo dalle persone che l’hanno visitata, ma anche da quelli che sognano di visitarla. Questo mi ha fatto ragionare su tutta la miniera inesplorata di materiali e reliquie, come le chiamo io, che questa città e la sua laguna possiedono. Quindi sì ai legni, ma anche ai vetri di Murano, alle cime dei vaporetti che vengono regolarmente sostituite e tanti altri materiali che si trovano e che si possono cercare e trovare in questa meravigliosa città piena di storia, cultura, fascino e artigianato autentico! L’altro ragionamento che ne è conseguito è stato che in quel momento della mia vita corrispondente alla maturità progettuale ed imprenditoriale non volevo limitarmi a fare impresa, ma aggiungervi qualcosa che aiutasse il prossimo più bisognoso. Ecco, quindi, che l’azienda da subito è stata pensata come Benefit Company e sono stati inseriti tra gli scopi sociali l’aiuto alle persone più svantaggiate (Pieces of Venice realizza i suoi prodotti all’interno di Cooperativa Sociale Futura n.d.r.). E per estensione alla stessa città di Venezia attraverso un contributo a Masegni e Nizioleti, una onlus che si occupa di sanare le ferite che il turismo, ma anche gli stessi veneziani, hanno inferto a questa fragile città. Questi volontari dedicano il loro tempo libero a ripulire Venezia dai graffiti, dalla plastica e al ripristino degli altri danni che l’inciviltà di massa provoca.

05 Making Of Light Legno E Luce Sociale A Venezia Luce Santa Marta
06 Making Of Light Legno E Luce Sociale A Veneziamatteo Ragni Con Macchinina

Forte della valenza sociale hai coinvolto noti designer per creare luci emozionali, come Matteo Ragni per la Santa Marta. Ce ne parli?

L’intero progetto è stato il motore che ha portato i designers ad abbracciare con entusiasmo Pieces of Venice, tutti sono stati pronti nel rispondere con entusiasmo al mio invito ad unirsi a questa famiglia che stava nascendo. A Matteo Ragni, in particolare, avevo chiesto, e in prima battuta non ottenuto, di avere una sua automobilina con la ruota di scorta che diventava una “lucciola” per farci accompagnare dalla stessa nelle scorribande notturne. Matteo mi propose invece Santa Marta, una piccola Abat-jour in legno che con tanto entusiasmo realizzammo a tempo di record. Nel farla abbiamo incontrato delle difficoltà di ordine economico, tecnico e normativo in quanto eravamo completamente digiuni in questo mondo contrassegnato da regole da rispettare, è stata una palestra molto istruttiva e gli insegnamenti appresi e applicati nella realizzazione resteranno per sempre nel bagaglio delle mie conoscenze ed esperienze. Mentre Santa Marta si concretizzava, io continuavo a chiedere a Matteo l’automobilina e lui ha pensato bene di presentarmi il progetto come regalo di Natale: la cosa magica è stata che siamo stati in grado di presentarla funzionante il 18 gennaio, con in mezzo feste e vacanze, in Triennale a Milano in conferenza stampa. Durante quella stessa conferenza stampa Matteo, carinamente, ha dichiarato che lo avevo stalkerato pur di portare a casa il risultato. Questa è la magia del Nordest, accompagnata dalla voglia di fare con la stessa energia di quando avevo trent’anni, pur avendone più del doppio.

07 Making Of Light Legno E Luce Sociale A Venezia Calamita Portacandelina Cappello Gondoliere
08 Making Of Light Ulegno E Luce Sociale A Venezia Segnalibro Flessibile

Conoscendoti, direi che hai altre mille idee per la testa. Ce ne anticipi qualcuna?

Nel tempo intercorso fra i primi contatti con te e l’intervista vera e propria alcuni progetti sono diventati realtà come quelli in legno flessibile, la chiatta, il cappellino da gondoliere, i segnalibri e il tris che combina brucia incenso, candela e tea-light. Nel corso di quest’anno presenteremo alcuni prodotti che utilizzano gli sfridi del vetro di Murano e da lì a realizzare altre luci il passo sarà breve. Al momento sono ancora nella fase di decantazione dalle normative per le luci Santa Marta e Macchinina e mi sono rilassato giocando con la luce … delle candele, accontentando così mia moglie!

(immagini courtesy: Pieces of Venice)