– INTERVISTE COL DESIGNER –
Giocare con la materia e la luce
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Nicola Gisonda inventa Mentemano, un luogo del progetto in cui tutti i pezzi hanno una forte matrice architetturale e materica. Ogni dettaglio è funzionale e contemporaneamente decorativo, ogni linea è studiata per giocare con la luce naturale e lo spazio abitato.

Qual è l’innesco che ha fatto nascere Mentemano?
Mentemano nasce per la voglia di esprimere un design che mi rappresenta, con l’idea di raggiungere una libertà espressiva in tutti i miei progetti. La creazione di un brand mi ha permesso di vivere a pieno il ciclo di nascita e realizzazione del prodotto, seguendo il progetto in tutte le sue fasi, esprimendo la mia visione creativa in ogni dettaglio. Una possibilità, la mia, di spaziare tra prodotti che dialogano tra loro, accumunati da un’unica filosofia di design. Un’idea in particolare, che prende forma dalla volontà di proporre arredi con una spiccata matrice architetturale, accomunati da linee definite, in cui materia e funzionalità trovano il loro punto di incontro.



Legno, metallo e vetro, tre materiali primari lavorati con grande abilità manuale. I tuoi pezzi come si relazionano con la luce?
I miei prodotti sono tutti composti da più materiali ed elementi assemblati, focalizzati sulla costruzione ed il dettaglio, risultando di conseguenza dinamici. Ciò porta inevitabilmente a dialogare con la luce e gli ambienti. Nella mia visione creativa, i singoli progetti di design si completano ed assumono svariate letture, proprio in relazione alle atmosfere e ai riflessi dei luoghi in cui “vivono”. L’esempio più calzante è senza dubbio Corbel, in cui la luce è stato elemento primario dell’idea e del progetto creativo, sin dal principio. Corbel mancherebbe di potenza espressiva in assenza di luce. I suoi elementi e la sua materia sono studiati per dialogare di continuo coi rimandi luminosi scanditi del trascorrere del giorno. Diventa allora elemento vivo e partecipe di ogni momento della giornata. Una mensola che si compone di due cristalli accoppiati, in cui il materiale diventa protagonista, dando vita ad innumerevoli riflessi di luce in tutte le direzioni. Ponendo oggetti sulla mensola, l’effetto è ancora più amplificato. Altro esempio è il paravento Zefiro, composto da tre differenti pannelli. Le cerniere permettono alla struttura di assumere svariate forme e riflessi di luce. I pannelli sono laccati e si caratterizzano per le loro stampe digitali che conferiscono movimento e leggerezza all’intera struttura, accogliendo e restituendo la luce da più direzioni, variando così i colori e le percezioni di Zefiro.
Domanda spoiler: quali sono i prossimi progetti di Mentemano? Ci sono lampade all’orizzonte?
I progetti futuri vedranno creazioni che confermano il rapporto con la luce. È allo studio una nuova libreria, dopo il successo di Bosco, anch’essa in metallo e legno, caratterizzata da elementi di forma ellittica e curvilinea. Anche in questo caso, il progetto è pensato per essere dinamico in relazione a come lo si osserva e vive. Non escludiamo in futuro, di realizzare lampade. Già in passato ho progettato per Lando uno specchio lampada, “il Lanciatore di coltelli”, un complemento d’arredo ispirato all’arte circense. Viene poggiato a terra e si correda di cristalli retroilluminati disposti come coltelli, lanciati idealmente attorno alla figura riflessa.
(immagini courtesy: Mentemano)
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