– CITTÀ DISEGNATE –

Un’altissima ala

Daniel Libeskind (Łódź, 1946) grazie al suo linguaggio geometrico e spigoloso ha saputo rappresentare e interpretare fedelmente il proprio tempo. Dal Jewish Museum Berlino alla Torre PWC di Milano fino a Złota 44, un racconto fatto di superfici e luce. Questo è il nuovo grattacielo residenziale che da qualche anno completa lo skyline di Varsavia, una torre dalla forma spigolosa e dalle caratteristiche pareti asimmetriche e incurvate in vetro di Libeskind. Złota 44 è un omaggio dell’architetto alla sua terra natia, la Polonia. Il prestigioso edificio ospita al suo interno 251 lussuosi appartamenti distribuiti su 54 piani e 192 metri di altezza.

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I lighting designer polacchi Paweł Skulimowski e Grzegorz Wróbel hanno interpretato l’illuminazione di questo edificio esaltandone i caratteri essenziali: gli spigoli, le giunzioni tra superfici e il basamento. Quest’ultimo è, con le grandi vele vetrate, l’elemento più riconoscibile di Złota 44. L’attacco a terra dei grattacieli è sempre stato un tema molto complesso, dove l’architetto rischia maggiormente, è il vero biglietto da visita dell’edificio.

Libeskind lo risolve alla Libeskind, riuscendo a collegare visivamente, anche grazie all’illuminazione, la torre con il selciato. Il basamento, alto tre piani, è composto da una serie di paraste diagonali che movimentano la facciata, frammentandola in poligoni irregolari. Un tema caro all’architetto polacco che usa per la prima volta nel Jewish Museum del 2001. I lighting designer Skulimowski e Wróbel con il loro intervento esaltano le intersezioni, e i leggeri cambi di profondità, collegandole alla pavimentazione esterna con raggi luminosi sfuggenti.

I lighting designer per realizzare il layout si sono affidati a L&L Luce&Light e ai suoi profili lineari Rio 1.2 (da 12W/m 24Vdc RGB). I lunghi raggi luminosi sono stati facilmente installati, grazie alla speciale cassaforma, sulla pavimentazione antistante l’ingresso principale dell’edificio. Gli apparecchi a terra disegnano linee continue seguendo diverse inclinazioni e direzioni, l’effetto dà continuità luminosa alla geometria complessa della facciata. Il profilo di luce risale lungo i tagli superficiali e le paraste metalliche creando delle affascinanti lame luminose.

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La luce, ancora una volta, si conferma come il quinto materiale per costruire l’architettura e la città. Prodotti come Rio, grazie al grado di resistenza IK10 e al sistema di protezione IPS (Intelligent Protection System) sono particolarmente adatti a contesti pubblici o di grande passaggio pedonale.

Anche in questo progetto, L&L Luce&Light mostra la propria capacità nella customizzazione di un prodotto per rispondere alle precise esigenze del progettista. In questo caso la cassaforma è stata progettata per creare lunghi segmenti luminosi senza alcuna giunzione visibile, in perfetta continuità lineare. La stessa competenza che abbiamo trovato nel progetto per l’illuminazione della pavimentazione esterna alla Grande Moschea Çamlıca, per la quale sono stati impiegati gli stessi Rio, ma con una speciale cassaforma quadrata appositamente studiata dall’azienda.

Ciò che rende uniche le nostre aziende, di qualsiasi dimensione, è la capacità e velocità di risposta che sanno fornire a un problema dato. Un’attitudine che L&L Luce&Light ha messo in campo in questo progetto, risolvendolo con intelligenza e competenza.