One step beyond (cit.)

In questi ultimi due anni, Mandalaki si è concentrato su un’importante ricerca sulla natura dell’illuminazione che ha generato la Halo Edition. Progetto nato dalla libera sperimentazione e che ha portato alla produzione di serie limitate. “L’intenzione non è più quella di percepire la luce come fonte di illuminazione, ma come proiezione grafica precisa e definita. Si stabilisce quindi un’unione tra le due entità: l’oggetto fisico e la proiezione metafisica”. Il risultato è un’ampia famiglia di oggetti luminosi pensati per disegnare paesaggi domestici inediti, capaci di creare mondi di sfumature in cui immergersi e perdersi.

Halo Horizon è il primo pezzo della collezione Landscape. La sua luce rimanda all’ora blu, quel delicato attimo in cui il Sole e la Terra si incontrano e si preparano a lasciare il posto alla Luna. Mandalaki ha studiato a fondo questo momento, lo ha osservato e fatto proprio creando Horizon e più in generale la grande famiglia Halo. Questa è declinata in diverse varianti dimensionali ed emozionali, dalla iconica One alla immaginifica Giga, capace di creare stanze luminose dove la massa luminosa colorata ci guida, come Alice, oltre lo specchio. 

Sospesa, da terra o da parete la collezione, grazie alle sue incredibili lenti, disegna aloni catartici sulla pareti. Definire lampade la collezione Halo è riduttivo, anche se costruttivamente rientrano nel grande mondo degli oggetti luminosi composti da base, stelo e sorgente. Questa è il vero cuore della ricerca svolta da Mandalaki. “La parte fisica del progetto è un elemento puro e minimale che è scolpito da una solida piastra di alluminio anodizzato nero. La tecnologia LED dispone di un sofisticato sistema ottico appositamente progettato per ottenere una proiezione ampia e decisa di colori e sfumature”.

La sorgente di Halo Horizon, posta su un’esile asta in acciaio, è fissata con un giunto regolabile che ne permette la regolazione e l’inclinazione. Questo permette la creazione di scenari e prospettive sempre inedite, è sufficiente ruotare o inclinare di un grado e tutto cambia, dal cerchio si passa all’eclisse all’iperbole. L’incidenza della luce sulla parete funziona come le coniche, studiate e disegnate durante le infinite ore di geometria descrittiva. Ma alla semplicità del tratto a Rapidograph si sostituisce la complessità del raggio di luce composito. “Sunset Red nasce dal tono del tramonto e porta la sensazione del sole nello spazio regalando una sensazione calda e rilassante Il secondo, Deep Blue, è stato ispirato dallo spazio esterno e crea un’illusione ottica di profondità. Il risultato è una tavolozza di colori naturali intensi e vibranti che creano un incredibile senso di infinito”.

La stessa dinamica è applicata a tutta la collezione Halo, compresa la versione a soffitto, con la quale è possibile giocare ad intersecare gli aloni creando suggestivi incroci e scambi di colore. Come l’installazione presso Rossana Orlandi (2019) lo testimonia.

La sperimentazione per Mandalaki è una parte consistente del lavoro dello studio, un’elica del loro DNA. Costola del programma Halo è Leaf. Un progetto che unisce temi attuali, come la nostra relazione con la Natura, la Natura stessa e la Luce. L’idea è tanto semplice quanto poetica. Una sorgente LED è avvolta dalle radici, sfericamente compresse, di un elegante bonsai che, sospeso, illumina con un raggio bianchissimo lo spazio abitato. 

Halo Edition è, nelle sue infinite sfumature, una luce riflessiva che permette a chi la abita di perdersi e divagare con la mente, andare un passo oltre la funzione o la decorazione a mezzo luce. 

(Immagini courtesy: Mandalaki Design Studio – Halo Edition)