Nebula riscrive la luce urbana

Neri collabora con Skidmore Owings & Merrill (SOM) per riscrivere le regole dell’illuminazione urbana. La sorgente non è più sulla testa palo ma si sposta sull’asta e si moltiplica. Il cilindro illuminante può ruotare, avere più sorgenti e scrivere scene luminose sempre diverse. SOM ha studiato un sistema solo apparentemente complesso ma capace di offrire grandi opportunità creative e illuminotecniche. Nebula è una collezione composta da: segnapasso, paletto luminoso e sistema di illuminazione. Quest’ultimo può disporre da uno a sei corpi illuminanti e pali con due differenti spessori disponibili in quattro altezze diverse: 5, 5,9, 6,8 e 7,7 metri.

Il sistema è stato progettato per integrare numerosi accessori, fisici e digitali, quali: riflettore antiabbagliamento, porta banner, fioriera, NEMA socket, Zhaga Book 18, sensori di presenza, fotocellule, telecamere e diffusione sonora. L’aggiunta di queste opzioni tecnologiche rendono Nebula il complemento ideale per la trasformazione Smart delle nostre città. L’illuminazione urbana, negli ultimi anni, ha assicurato al cittadino innovazioni che vanno oltre la luce, comprendendo funzionalità digitali e Wi-Fi. Il protocollo Zhaga agevola la comunicazione da remoto per la gestione delle sorgenti e dialoga con smartphone e App per la fruizione di servizi, quali parcheggi e viabilità o ricevere informazioni essenziali.

Nebula, come abbiamo visto, riscrive il concetto di illuminazione urbana. La sorgente, singola o doppia, è alloggiata in un cilindro (small Ø 105, large Ø 155 mm e Venezia Ø 150) fissato direttamente sull’asta modulare (Ø 102 – 152 mm) con la possibilità di inclinarsi (da 0° a 90°) e ruotare (step a 60°). Questa flessibilità si aggiunge alle diverse possibilità compositive, da uno a sei elementi illuminanti, per un massimo di dodici sorgenti tra dirette e indirette. Neri e SOM hanno costruito un prodotto la cui “estrema flessibilità [ne fa] un potente strumento per la redazione di progetti illuminotecnici ambiziosi ed efficienti. Progettato per ogni spazio pubblico, si integra perfettamente con contesti sia storici che contemporanei”. Lo studio americano, tra le varie opzioni possibili, ha messo a punto Venezia, un delicato omaggio alla città lagunare. Il cilindro luminoso è inserito all’interno di un altro cilindro in policarbonato rosa trasparente, la stessa tonalità del vetro di Murano usato per le storiche lanterne della Serenissima.

• Le principali caratteristiche delle sorgenti impiegate si possono così riassumere:
• Pacchetto ottico composto da 8 geometrie (simmetriche e asimmetriche) da 10° a 80°
• Flusso luminoso da 350 lm a 4500 lm per ogni sorgente luminosa
• Grado di protezione: IP66 e IK08
• Temperature di colore: 2700K, 3000K, 3500K e 4000K
• Luce bianca, RGBW e ambra
• Schermi in vetro trasparente o prismatizzato

(https://www.youtube.com/watch?v=wH9MTH1UC_4&feature=emb_logo)

A completamento della matrice compositiva di Nebula vi sono le finiture. Affiancano lo storico grigio Neri altre colorazioni: sei per i pali (bianco puro, bianco alluminio, grigio alluminio, nero intenso, verde muschio) e cinque per le sorgenti (argento, oro, bronzo, marrone e nero).

La famiglia è integrata con altri due elementi: il segnapasso e il paletto luminoso. Quest’ultimo riprende il tema principale, un’asta in due altezze (1,06 e 2,74 m) con una o due sorgenti dirette o indirette, inclinabili e rotanti, per illuminare camminamenti pedonali e passaggi carrabili. Il segnapasso (H 46 cm) è provvisto di ottica asimmetrica singola o doppia per una migliore illuminazione dei percorsi.

Nebula è una nuova idea d’illuminazione stradale, come spiega Carlos Madrid III di SOM: “il nostro team di architetti e lighting designer ha cercato di progettare una collezione di illuminazione per esterni in grado di soddisfare le esigenze di quasi tutti i brief di progettazione dal punto di vista estetico e funzionale. Nebula appare come un sistema finito, tuttavia è estremamente flessibile, simile all’illuminazione teatrale, in cui ogni sorgente luminosa è indipendente e le luci possono essere aggiunte, rimosse, focalizzate in determinate direzioni o su oggetti specifici.”

(tutte le immagini courtesy: Neri, Antonio Neri e Ezra Stoller)