– INTERVISTE COL DESIGNER –

Per amore del luogo e del silenzio

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Marco Nozza

Abbiamo raggiunto Bianca Tresoldi a Lesa sulle manzoniane sponde del lago Maggiore. Ci ha raccontato la sua idea di luce e di buio, del Light Festival di Lesa che, si spera, ripartirà più affascinante di prima.

01 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Lesa Ph Bianca Tresoldi Studio
02 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Lesa Ph Bianca Tresoldi Studio

Da Milano a Lesa. Dalla vivace Porta Romana alle Manzoniane sponde del Lago Maggiore. Cosa ha spinto lo Studio Bianca Tresoldi Lighting a spostarsi?

Per amore del luogo, dell’acqua e della sorprendente luce di questo “piccolo mondo antico” a me caro. Lesa, luogo del fine settimana è diventato, negli anni, il luogo della mia vita odierna. Sono felice di lavorare in una località turistica ricca di bellezza, consapevole dell’esistenza di alcuni contro, ma favorevole ad una miglior qualità di vita. La vivace Porta Romana generava nuovi e costanti stimoli, oggi la tranquilla sponda Manzoniana, più meditativa, mi dona il tempo per riflettere e creare nuove idee.

03 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Dsc 0369 Ph Turba&mancuso Associati
04 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Dsc8733 © Ph Infrarossi
05 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Dsc8722 © Ph Infrarossi
06 Making Of Light Passerella Sospesa Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Ph Turba&mancuso Associati

Ci vuole raccontare la nuova luce per gli uffici di Herno? 

L’illuminazione esterna di Herno uffici è l’estensione di un concept progettuale che nasce con l’edificio Herno logistica. I due edifici si trovano a Lesa e rappresentano un brand ricco di storia e identità per il territorio. La logistica è un contenitore edificato su un precedente volume senza pregio, dove viene gestita l’entrata e l’uscita della merce prodotta ed è situato ai piedi della collina. I nuovi uffici sono la riqualificazione di un antico opificio costruito nel primo ‘900, in centro al paese ed è il contenitore creativo dell’azienda dove convivono tradizione e contemporaneità. La ristrutturazione di entrambi i fabbricati è opera dello studio Turba & Mancuso associati, gli architetti hanno usando cemento, acciaio corten ed essenze arboree in verticale per le superfici di entrambi gli immobili. Uguali materiali ma diversa composizione ha prodotto due edifici disuguali.  Il progetto illuminotecnico ha seguito il pensiero progettuale degli architetti: un edificio doveva integrarsi nella collina e l’altro non doveva scintillare troppo nel paese. Così ho realizzato due illuminazioni differente per gli edifici che rappresentano la stessa società, in armonia con il paesaggio circostante, che riflettono entrambi la filosofia e l’identità dell’azienda anche nell’immagine notturna. L’edificio Herno logistica è una successione di piani verdi verticali illuminati con sequenze di intensità luminose in grado di stemperare le superfici sfumandole verso la collina; ho evidenziato con la luce i pieni dell’architettura. Per l’antico opificio ho scelto di illuminare i vuoti, marcando gli imbotti delle finestre. Il giardino verticale che compone la facciata è un elemento caratterizzante di giorno che svanisce nella notte. Le grandi vetrate che compongo le facciate e la passerella sospesa producono, insieme ai vuoti, l’illuminazione esterna del fabbricato. In questo modo si ha un’inversione: l’illuminazione interna diventa quella esterna, convertendo le vetrate in lanterne luminose. Un’immagine notturna differente da quella diurna, discreta che si inserisce senza fare troppo rumore in un contesto urbano residenziale buio.

07 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio 2157003 Ph Adriano Pecchio Photographer
08 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio 2157004 Ph Adriano Pecchio Photographer
09 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio 2157008 Ph Adriano Pecchio Photographer

La lampada Lucerna combina l’eleganza del metallo e del vetro sabbiato in forme molto rigorose, archetipiche. Cosa l’ha ispirata?

Lucerna nasce da una esigenza progettuale per un cliente privato, siamo in riva al mare nella zona living esterna di una villa (anno 2008). A quell’epoca non c’erano molti prodotti decorativi di grandi dimensioni da esterno per ambienti con forte salinità nell’aria così disegnai Lucerna. Una lampada realizzata con un involucro in AISI 316L, acciaio inossidabile e un cubo in vetro stratificato con all’interno una pellicola diffondente la luce, senza viti, a innesto per consentire una semplice manutenzione. Il suo design è un modello primitivo di forma-funzione, un incastro di elementi quadrati di acciaio e vetro organizzati in modo razionale: un cubo luminoso appoggiato su una base in acciaio, inscritto in una serie di conici quadrate, forme geometriche primarie di un modello riconoscibili dalla nostra memoria. Lucerna stava diventando un prodotto di serie per una azienda di illuminazione, che sfortunatamente ha chiuso l’attività prima di produrla. Per l’occasione ho studiato un’evoluzione del prodotto, cellule in grado di convertire l’energia della luce solare incidente in elettricità. Il XXI secolo è caratterizzato dal crescente fabbisogno di energia elettrica e ho pensato di gestire la crescente complessità dei bisogni in modo sostenibile.

10 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Festival 2019 Gianpietro Grossi
11 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Festival 2019 Gonul Nuhoglu Rainbow Warriors Ph Emanuele Giovanni Sandon
12 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Mappa Lesa+belgirate Pagina 1
13 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Mappa Lesa+belgirate Pagina 2

Ci anticipa e ci racconta, se può, il tema del terzo Light Festival Lago Maggiore? Quali saranno i principali artisti che vi prenderanno parte? 

Il Light Festival Lago Maggiore nel 2020 è stato annullato, causa pandemia. La complessità economica di quest’anno mi ha spinto a partecipare al bando “Borghi in Festival”, avviso pubblico per il finanziamento di attività culturali per la rigenerazione dei piccoli Comuni organizzato dal MIBAC (Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo). Al fine di organizzare un grande festival, estendendolo anche ai comuni limitrofi con la partecipazione di molti artisti e un rilevante partner come APIL (Associazione Progettisti dell’Illuminazione). Sfortunatamente il progetto è risultato idoneo ma non finanziabile, senza questo importante contributo non sarà possibile realizzare il Light Festival Lago Maggiore 2021. Il Comune di Lesa a giugno è stato commissariato ma, continuo a “combattere” per portare avanti il progetto, anche solo in piccola parte, mi piacerebbe riuscire a lasciare un segno di speranza. Spero che il Festival possa continuare in anni più prosperi contando sulla generosità di chi crede che luce urbana e arte messe in connessione con il contesto ambientale e sociale possono diventare motore di trasformazione culturale, economica, sociale, ambientale. “Sto lavorando per poter installare, a fine settembre, alcune opere di Light Art di quegli artisti che condividono l’importanza di continuare a realizzare eventi culturali per provare a progettare insieme il futuro in questo momento difficile.” Non riuscirò a spegnere parte dell’illuminazione pubblica per costruirne una nuova, come non potrò realizzare la conferenza di apertura. Probabilmente saranno trasmesse interviste specifiche grazie al supporto di Radio Dei Laghi o forse mi verrà un’idea “brillante” a supporto di questo progetto culturale fortemente importante per questo splendido territorio.

14 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Mg 7150 Ph Bianca Tresoldi Studio
15 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Img 2015 Ph Bianca Tresoldi Studio
16 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Img 1239 Ph Bianca Tresoldi Studio
17 Making Of Light Per Amore Del Luogo E Del Silenzio Img 8953 Ph Bianca Tresoldi Studio

L’ombra e il buio che ruolo hanno nei suoi lavori? Nelle città come è possibile costruire del “buon buio”? 

Ombra e buio sono elementi vitali al pari della luce. Nel linguaggio visivo la percezione che abbiamo del volume e della forma dipende dalle condizioni di luce e dal suo rapporto con l’ombra, condizione indispensabile nell’atto creativo. L’ombra è leggera non la si può catturare, è essenza, è tratto identitario di oggetti e luoghi, impalpabile, materia strutturale dell’architettura, come la luce. Ho progettato le ombre, per diversi anni, per degli spazi espositivi di un brand newyorkese e dopo averle ben bilanciate nel volume dello spazio ho regolato la luce, spazi dove l’ombra aveva un peso maggiore della luce. Il buio è l’assenza di luce, l’oscurità cancella luoghi e cose. Oggi nelle nostre città abbiamo un gran bisogno di spegnere la luce per riaccenderla con coscienza e consapevolezza, restituendo la leggibilità gerarchica dei luoghi e perché no cancellando temporaneamente elementi di poca rilevanza. Abbiamo per anni rincorso la luce nelle città e ci siamo accorti di aver trasformato la notte in giorno facendole perdere il fascino del chiaroscuro. Servono piani urbanistici pensati insieme ai progetti illuminotecnici, serve lavorare su macroaree e non su microaree scollegate tra di loro. Troppo spesso la luce e la penombra sono sottovalutate e talvolta trascurate a favore del benessere biologico, psicologico e ambientale di noi esseri umani che fruiamo la città. Il “buon buio” è un’armonia di gradienti di luce e ombra sapientemente composti in accordo con quel determinato paesaggio urbano e umano.

(immagini courtesy: Bianca Tresoldi Lighting)