– INTERVISTE COL DESIGNER –

Il lighting designer indipendente

Tempo di lettura: 4 minuti

Marco Nozza

01 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Santuario Rev (1)

Sono giovani, sono bravi, sono Studio Switch. Nel loro DNA c’è la voglia di cambiare e di sperimentare, confrontandosi da subito con progetti importanti e impegnativi, ma risolti con intelligenza e sensibilità

Come nasce Studio Switch? Quali sono le vostre origini professionali?

La risposta alla prima domanda è insita nel nome dello Studio: Switch. È lo studio del cambiamento. Siamo arrivati alla scelta di questo nome, non senza numerosi aperitivi e cene per accurati brain storming, proprio perché siamo convinti che una attenta progettazione della luce possa cambiare i progetti di architettura. Per noi è stato un grande cambiamento professionale abbandonare posti comodi in azienda per lanciarci nella libera professione. Ovviamente, una spiegazione più letterale della scelta del nome è il riferimento all’interruttore quello strano oggetto che serve per accendere e spegnere la luce. Venendo a noi. La formazione accademica di tutti e tre è di tipo progettuale: architettura, industrial e interior design. Parliamo la stessa lingua ma da tre prospettive diverse e questo lo riteniamo uno dei nostri punti di forza. Fino a “qualche” anno fa, purtroppo ormai 15-20, all’università l’esame di illuminotecnica era facoltativo, se non addirittura assente per cui, come molti, ci siamo formati direttamente sul campo presso uffici tecnici di aziende del settore. Ci siamo conosciuti così e dopo una decina di anni passati insieme in trincea, in cui abbiamo fatto esperienze sia progettuali che commerciali, con continui corsi di formazione, in primis del prof. Pietro Palladino, abbiamo deciso di slegarci dalle dinamiche aziendali e aprire la nostra realtà di lighting designer indipendente dalle logiche commerciali e liberi di “osare”.

02 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Switch Studio Rev (1)
04 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Santuario 3

Vi siete subito confrontati con un tema illuminotecnico tra i più complessi: l’architettura sacra. Ci raccontate l’illuminazione del Santuario di Treviglio?

A noi appassiona studiare e progettare la luce per ogni architettura su cui abbiamo la fortuna di poter intervenire, ma sicuramente al tema della luce nei luoghi di culto abbiamo riservato un posto speciale. Poiché racchiude in sé molteplici aspetti: simbolico, la luce nei luoghi di culto assume un significato mistico; liturgico, ci sono delle esigenze di gerarchie luminose da rispettare e richieste dalla stessa CEI; luce per l’arte, in Italia abbiamo la fortuna di avere ricchi patrimoni artistici e storici all’interno di quasi tutti i luoghi di culto e le stesse chiese sono da intendersi come architetture dense di testimonianze storiche; funzionale, non dimentichiamoci che sono da considerarsi luoghi pubblici e si deve tenere conto delle esigenze dei fedeli e della loro sicurezza. Tutti questi aspetti coesistendo alzano notevolmente l’asticella della complessità degli interventi, ma al tempo stesso rendono la progettazione più stimolante. Aver potuto partecipare a migliorare la vita contemporanea di un edificio storico con diverse centinaia di anni sulle spalle è una bellissima soddisfazione. Ovviamente consapevoli che fra, speriamo, molti anni anche il nostro intervento divenuto inevitabilmente obsoleto sarà sostituito da un futuro collega che raccoglierà la sfida contestualmente al suo tempo. Un passaggio di testimone. Ma fa parte del divenire dell’architettura e degli interventi di cui necessita.  Il Santuario della Madonna delle Lacrime a Treviglio (BG) per noi è un ottimo esempio in cui siamo riusciti ad applicare quanto detto sopra. Una bella esperienza anche grazie al fatto che tutti gli attori coinvolti erano di assoluto livello: un prevosto che ricercava il miglior risultato, una coppia di architetti molto attenta ma rispettosa del nostro ruolo, un’azienda di restauro preparata, un progettista elettrico e un installatore con cui abbiamo dialogato in modo costruttivo durante tutto il percorso.  Avere una squadra così ben assortita non capita spesso.  Il lighting set sviluppato evidenzia l’architettura, intrecciando un’illuminazione indiretta omogenea sulla volta e le cupole, che rende l’ambiente più alto e luminoso e rendendo ben leggibili le volte affrescate, a quella diretta sul pavimento, atta a soddisfare le esigenze dei fedeli. Su questa illuminazione generale di fondo le luci di accento creano dei bei contrasti che agevolano la percezione degli affreschi, delle sculture e dei quadri oltre che degli altari. Particolare attenzione è stata posta sulla Beata Vergine, non senza difficoltà a causa di una cornice molto profonda e un vetro di protezione riflettente. Si è risolto con un proiettore a 25 m di distanza unito alla luce di un proiettore dal basso. Gli scenari luminosi, gestiti con un sistema DALI, bilanciano quantità di luce e accensioni alternate mirando a soddisfare sia le necessità delle diverse tipologie di celebrazione durante l’anno liturgico che le esigenze delle visite alle opere d’arte presenti. Ogni scenografia mantiene sempre come protagonista la Beata Vergine. Ovviamente per la selezione dei corpi illuminanti le esigenze di progetto hanno imposto criteri di scelta molto elevati: ottiche preformanti, altissime rese cromatiche, affidabilità nel tempo, che poche aziende potevano garantire, per questo abbiamo scelto ERCO e LED Linear. I risultati hanno ripagato gli sforzi anche in termini di efficienza energetica.

05 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Chateau 5 Rev (1)
06 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Chateau 2
07 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Chateau 1
08 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Chateau 4

Lo Château de Wallerand è, possiamo dire, un doppio progetto. Da un lato, l’antica architettura storica del castello. Dall’altro, le stanze contemporanee. Due luci diverse? O solo interpretazioni diverse? 

L’intervento presso lo Château ci ha permesso di confrontarci con tante esigenze diverse racchiuse nella cornice di questo splendido edificio storico francese:

  1. mettere in risalto l’architettura e i suoi volumi esterni; 
  2. studiare le singole camere ed il ristorante, attingendo anche al mondo delle luci decorative e di design che completano arredi di livello, garantendo i comfort visivi e le giuste quantità di luce;
  3. illuminare l’orangerie, che diventa un piccolo gioiello incastonato nel giardino esterno
  4. creare le giuste atmosfere per la SPA presente.

Per rispondere alla domanda, sono luci diverse ma che devono dialogare tra loro in modo armonico. Il tema che ci siamo dati, e che ci ha sempre accompagnati durante il progetto, è stato quello della delicatezza e dell’eleganza della luce sotto ogni aspetto, dalle emissioni fino alla scelta dei corpi illuminati da un punto di vista decorativo e di impatto scenografico.

10 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Santuario Composit Scenari

Studio Switch è nativo LED. Secondo voi verso che direzioni si sta muovendo la tecnologia in questi ultimi anni? 

Ad oggi siamo in una fase in cui la tecnologia sta affinando sempre più quello che abbiamo a disposizione, e cioè i LED. Se prima si puntava a migliorarli quantitativamente, puntando sull’aumento del rapporto lumen/Watt, quello che possiamo apprezzare oggi è l’affinamento qualitativo a completamento di quanto fatto prima. Oltre a migliorare sempre più la resa cromatica ci si sta addentrando sempre più nel campo del ben-essere ovvero di come le sorgenti possano stimolare e influenzare quello psicofisico, ambito in cui la luce gioca un ruolo fondamentale. Vi è poi l’impiego dei diodi anche per applicazioni complementari come ad esempio l’invio dati, il cosiddetto Li-Fi, quindi con nuove possibilità ma rimaniamo sempre entro la tecnologia dei LED. Di alternative concrete al LED oggi il mercato su larga scala non ne offre ancora, ma come tutte le tecnologie è sempre in divenire per cui che si tratti di qualsiasi sorgente differente, al momento solo testate in laboratorio, siamo convinti che si arriverà a soluzioni interessanti e siamo curiosi di poterle provare e utilizzare.

11 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Podcast

La vostra professionalità ed esperienza raccontata per mezzo del podcasting. Perché questa scelta divulgativa della luce?

Sicuramente un video in cui raccontare le nostre esperienze sarebbe stato più diretto, ma Linea Light Group ci ha chiesto di pensare alla registrazione di un Podcast. La richiesta ci ha innanzitutto onorato e ovviamente ci siamo adeguati al mezzo scelto da loro. È comunque interessante come strumento e chi volesse approfondire gli argomenti proposti, tramite le interviste ai professionisti del settore, può farlo in ogni momento, anche quando sta disegnando e ascoltare il Podcast come se fosse la radio. Un video sarebbe più totalizzante, ma il Podcast ha comunque i suoi vantaggi. 

12 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Iald
09 Making Of Light Il Lighting Designer Indipendente Tecnologia

Cosa ne pensate della volontà di riconoscere un’ordine/albo per la figura del lighting designer? A che punto si è arrivati?

Non vediamo l’ora che avvenga. Come AILD siamo riusciti ad ottenere ufficialmente l’apertura del tavolo UNI GL15, avvenuta il 1° aprile 2020. Ne conseguirà una norma che definirà un percorso formativo che porterà al rilascio di una certificazione ufficiale, tracciando una linea di demarcazione tra i professionisti autentici e coloro che invece improvvisano il mestiere. Infatti purtroppo finora la figura del lighting designer è stata molto spesso sostituita da installatori e commercianti, che fanno un altro tipo di mestiere. Mestieri diversi, né superiori né inferiori sia ben chiaro, anzi complementari al nostro, ma pur sempre profondamente diversi. Non pensiamo che mai sarà istituito un albo, ma già la certificazione sarà una svolta non indifferente. In altri paesi sono indubbiamente più avanti, ma abbiamo fiducia che ci arriveremo a breve anche noi. Rimaniamo in trepidante attesa di novità a riguardo.

(immagini courtesy: Studio Switch)