– CRONACHE DA OLUCE –

Settantacinque anni d’innovazione

Oluce da settantacinque anni innova e si rinnova ricercando sorgenti innovative per sviluppare prodotti che siano sempre contemporanei. A partire dalla mitica Cornalux (B22-75 watt) dalla caratteristica “testa a martello”, simbolo di alcune tra le più famose lampade realizzate dall’azienda, come la Agnoli 387 disegnata da Tito Agnoli (1954) o la serie Spider di Joe Colombo (Compasso d’oro 1967). Poi nel 1962, con l’avvento della fluorescente compatta, nasce Acrilica (Joe e Gianni Colombo) l’evoluzione continua per arrivare nel 2000 all’alogena con attacco G9 impiegata per la riedizione della storica 162 (1960).

Su questi temi, dal catalogo della mostra “Dall’Acrilica al LED” 2012, si legge che: “il lighting design consiste, banalizzando, nel costruire un “contenitore” capace di ospitare, con il miglior risultato all’unisono estetico e prestazionale, una determinata sorgente luminosa. […] L’evoluzione delle lampadine è stata, infatti, la causa, potremmo dire, dell’evoluzione stessa del lighting design. Oluce ha rivestito anche in questa storia specifica un ruolo molto importante” (fonte: Oluce e Marco Romanelli)

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Making of Light - Settantacinque anni d’innovazione - 02_1954 BULB CORNALUX

Quelli che seguono sono alcuni esempi emblematici che mostrano le soluzioni adottate per andare incontro alle nuove esigenze di mercato adeguando i prodotti alle nuove sorgenti. Con l’uscita dal mercato della lampadina Philips Cornalux/Testa Martello Oluce ha progettato e realizzato un’alternativa per il ricambio della stessa. La nuova versione ha una copertura in vetro pyrex con un adattatore B22 in entrata e l’attacco G9 in uscita. Come ci confermano dall’azienda: “questo consentirà a tutti i possessori di lampade della serie Spider e Agnoli di sostituire la lampadina Cornalux esausta con la nuova sorgente senza modificarne la particolare forma della testa di martello. Requisito fondamentale per mantenere inalterato il design delle lampade, garantendo altresì una maggiore durata e un notevole risparmio energetico grazie al LED di circa 25.000 ore”.

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Making of Light - Settantacinque anni d’innovazione - 03_Spider_Colombo

Partiamo dalle storiche Agnoli 387 e Spider. Entrambi i prodotti sono stati disegnati attorno alla sorgente, i due designer hanno progettato questi oggetti lasciandosi ispirare, in prima battuta, dalla lampadina. Tito Agnoli, una volta scelta Cornalux, decise di generare una struttura portante semplicissima, una sorta di ready made costituito dai suoi elementi essenziali: base, stelo e lampadina. Niente altro. Nel 1954, anno del primo Compasso d’oro, la tendenza era quella di proporre lampade e mobili essenziali, come lo testimoniano i prodotti d’illuminazione disegnati in quegli stessi anni da Gino Sarfatti o Achille Castiglioni. La Agnoli 387 con l’aggiornamento tecnologico, prima con la Cornalux pirex e con il LED poi, ha mantenuto inalterato il suo fascino minimale e lo manterrà ancora a lungo.

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Making of Light - Settantacinque anni d’innovazione - Spider tavolo design Joe Colombo - 2

Qualche anno dopo, e precisamente nel 1962, Joe Colombo, con il fratello Gianni, studiando le proprietà dei nuovi materiali plastici come il neonato PMMA, inizia ad impiegarlo per la realizzazione di diffusori. Una delle prime applicazioni è per una nuova lampada per Oluce, l’Acrilica. La sorgente è incassata nella piccola base e grazie alla spessa lastra di PMMA trasparente trasporta la luce fino alla sommità. Un oggetto radioso e stupefacente nella sua geniale semplicità, anticipatore e antesignano della contemporanea fibra ottica.

Approfondendo le sue ricerche sulla luce il designer milanese crea Spider, lasciandosi ispirare da due temi, a lui molto cari: la tecnologia e l’automobile. Per la prima, leggenda vuole che “Giuseppe Ostuni, fondatore di Oluce, che seguiva Colombo nelle sue sperimentazione lo spingesse a costruire i più strani prototipi con ogni sorta di lampadina che si trovasse in commercio”. Per la seconda, è chiara l’ispirazione alla carrozzeria automobilistica capace si adeguarsi al motore sottostante, una lampadina in questo caso. E Joe Colombo sul tema del design e della ricerca dava “un’importanza estrema allo studio di un oggetto per la produzione in serie, alla sua progettazione tecnica e alla scelta dei materiali cercando di semplificare quello che dovrà essere il processo industriale di fabbricazione.” (per queste citazioni ©IF-Studio Joe Colombo).

Making of Light - Settantacinque anni d’innovazione - Colombo 626 Design Joe Colombo
Making of Light - Settantacinque anni d’innovazione - 05_cand-led marco romanelli

Ancora dal catalogo della mostra: “Joe Colombo non pago di questo risultato, nel 1970 impiega, per la prima volta in un oggetto destinato alla casa, l’alogena R7s.15. Nasce il modello 626, da subito soprannominato “Alogena” o “Colombo”, lampada da terra dalla testa piatta ed alettata che costituirà, negli anni a venire, un nuovo archetipo per questa tipologia”.

La ricerca di Oluce sulle sorgenti continua inarrestabile arrivando alla tecnologia LED, che ha portato allo sviluppo di prodotti con forme e canoni nuovi, inaspettati. Come la Cand-led (Marta Laudani & Marco Romanelli con Marcello Pinzero, 2005) la prima lampada Oluce nativa LED e ricaricabile. In tempi non sospetti la sperimentazione di Oluce era già arrivata a sviluppare un’unplugged LED, con una durata di 6-8 ore e capace di ricreare la magica luce dei vecchi candelabri. Grazie alle dimensioni ridotte, alla luce calda emessa (1W – 3000 K) e ai filtri colorati è l’ospite perfetta per la tavola, anche all’aperto. Per certi versi Cand-led è una lampada rivoluzionaria, che ha contribuito a cambiare la prospettiva sul mondo delle sorgenti LED. Da sempre, queste erano percepite come sorgenti a luce fredda, poco rassicuranti dal punto di vista illuminotecnico, ma la continua evoluzione ha portato a risultati prima inimmaginabili.

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Una delle ultime e più interessanti lampade LED è Siro di Marta Perla che, durante Euroluce 2019, ci ha raccontato come “la luce che si sviluppa all’interno della convessità, smaterializza l’oggetto facendone percepire solo il perimetro circolare. Volevo che la luce diventasse protagonista e che si mettesse direttamente in relazione con l’ambiente e la persona, una volta acceso l’oggetto Siro fa un passo indietro lasciando che la luce diventi dominante”. E questo effetto è stato possibile grazie all’innovativa sorgente a LED ultrapiatta (1x10W piccola/1x14W grande – dimmerabile – 2700 K – 1330/1700 lm – CRI >90).

La storia che vi abbiamo raccontato mostra come un’azienda, così ricca di successi e di premi, dedichi sempre molte energie e risorse nel ricercare e studiare sorgenti luminose per lo sviluppo dei propri prodotti. Al lavoro dei designer si affianca quello dei tecnici, una forte sinergia che ha portato, e porta tuttora, Oluce a produrre lampade che hanno fatto la storia del design.