– LUOGHI DA VISITARE –

Fondazione Magistretti: le cose normali di Vico

La Fondazione studio museo Vico Magistretti ha allestito una piccola e sofisticata mostra sulla produzione del designer milanese. Rosanna Pavoni con Margherita Pellino e l’antropologo e storico Claudio Rosati hanno ideato un’esposizione sulle “cose normali” disegnate da Magistretti. Un letto, una cappa, due lampade e una sedia. Quattro funzioni essenziali per la vita domestica.

L“‘oggetto appartiene alla sua vita”, ha detto Vico Magistretti. E qual è la vita di letti, cucine, poltrone e lampade? Sono così intrinsecamente legati alla nostra esistenza corporea che dobbiamo fare un passo indietro – che siano o meno di Magistretti – per metterli a fuoco”. Così Claudio Rosati riassume la filosofia che sostiene la mostra.

L“‘oggetto appartiene alla sua vita”, ha detto Vico Magistretti. E qual è la vita di letti, cucine, poltrone e lampade? Sono così intrinsecamente legati alla nostra esistenza corporea che dobbiamo fare un passo indietro – che siano o meno di Magistretti – per metterli a fuoco”. Così Claudio Rosati riassume la filosofia che sostiene la mostra.

L’allestimento di Luca Poncellini è colorato e didatticamente perfetto, ogni funzione è associata ad un oggetto esposto e a un testo dedicato. Cucinare è trasformare la materia, dormire è attraversare la notte, dice Rosati associando una metafora alla cappa e al letto. I cinque prodotti scelti dalla Fondazione studio museo Vico Magistretti sono alcuni tra i più conosciuti del maestro milanese. Tadao (Flou, 1993) e Uragano (De Padova, 1992), tuttora in produzione, rappresentano pienamente la normalità del quotidiano. Clitunno (Artemide, 1962) e Melilla (Oluce, 1985) due interpretazioni dello stesso tema, purtroppo non più in catalogo. L’ultimo oggetto, la cappa per la Cina di Schiffini (1986). Così, posta sopra al letto a un visitatore ha fatto immaginare patatine a Km Zero. Vico ne avrebbe apprezzato l’ironia.

Visitando la mostra “Cose normali. Abitare con Vico Magistretti” (fino al 20.02.2020), e parlando con Margherita, si svelano sempre dettagli inediti su Vico e sugli oggetti esposti. Lo sapevate che la Melilla in esposizione è stata regalata da Vico alla nipote Margherita? E che è sopravvissuta a molti traslochi, ma è ancora in perfetta forma? Altri dettagli, piccolissimi, li mostrano gli schizzi dei prodotti. Quello per Tadao in pochi tratti svela tutto il racconto dell’arrotolamento o quello per Melilla dove si leggono le varie idee per il basamento. Milano è il Cenacolo e il Duomo, ma anche la capitale del design e questa mostra fatta di “cose normali” deve rientrare nelle vostre agende. Ecco come raggiungere la Fondazione e scoprire un nuovo luogo da visitare, soprattutto in vista del prossimo anniversario: cento anni dalla nascita di Vico Magistretti.

Visitando la mostra “Cose normali. Abitare con Vico Magistretti” (fino al 20.02.2020), e parlando con Margherita, si svelano sempre dettagli inediti su Vico e sugli oggetti esposti. Lo sapevate che la Melilla in esposizione è stata regalata da Vico alla nipote Margherita? E che è sopravvissuta a molti traslochi, ma è ancora in perfetta forma? Altri dettagli, piccolissimi, li mostrano gli schizzi dei prodotti. Quello per Tadao in pochi tratti svela tutto il racconto dell’arrotolamento o quello per Melilla dove si leggono le varie idee per il basamento. Milano è il Cenacolo e il Duomo, ma anche la capitale del design e questa mostra fatta di “cose normali” deve rientrare nelle vostre agende. Ecco come raggiungere la Fondazione e scoprire un nuovo luogo da visitare, soprattutto in vista del prossimo anniversario: cento anni dalla nascita di Vico Magistretti.

Fondazione studio museo Vico Magistretti
via Conservatorio 20, Milano
+39 02 76002964
fondazione@vicomagistretti.it