– COMPASSO D’ORO –

Fare luce senza lampadina

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Nel giugno 2008 c’è la premiazione della XXI edizione del Compasso d’oro. Un mese dopo, e precisamente l’undici luglio, Apple lancia iPhone. La comunicazione interpersonale cambia radicalmente, nascono le App e Internet diventa portatile. Passa un altro mese e iniziano le Olimpiadi di Pechino, il cui simbolo è Bird Nest, lo spettacolare stadio firmato da Herzog & De Meuron.

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La Giuria del XXI Compasso d’oro è composta da: Mario Bellini (presidente), Moh-Jin Chew, Lieven Daenens, Carla Di Francesco, Carlo Forcolini, Norbert Linke, Emanuele Pirella e Richard R. Whitaker. Una formazione tra le più eterogenee: grafici, architetti e designer, che arrivano da tre continenti e abbracciano esperienze culturali diverse. Questa diversificazione ha portato ad una stesura di motivazioni che non ammettono troppe repliche, così è (se vi pare) sembrano suggerire: “La Giuria ha individuato 10 beni meritevoli del Premio Compasso d’Oro e 75 beni meritevoli di Segnalazione; segnala che tutte le scelte sono state discusse lungamente e condivise all’unanimità e che sono stati seguiti criteri di giudizio rigorosi e fortemente selettivi. Ritiene quindi superfluo e non produttivo stendere una relazione sullo stato del design e ribadisce di aver effettuato un lavoro molto approfondito del valore di ciascun oggetto, verificandone i diversi aspetti e ritornando più volte su scelte dubbiose”.

Quello della Giuria è un lavoro preciso e approfondito, evidenziato nelle motivazioni di scelta dei vincitori che si dilungano in descrizioni quasi funzionali all’utilizzo. Come per la lampada Mix, della quale descrivono il filtro ambrato ideato per la “correzione” della temperatura colore.

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02_Mix_3_Archivio fotografico Fondazione ADI Collezione Compasso d'Oro.tif

Apparecchio di illuminazione Mix

Lampada da lettura, con corpo filiforme flessibile e testa piatta, trasferisce nell’ambito domestico i vantaggi della tecnologia Led Chip on Board: costruito da diversi gruppi di diodi multicolore, l’illuminatore genera una luce più calda rispetto a quella usualmente emessa dai LED e offre una lunga durata contribuendo al risparmio energetico. Un filtro di colore ambra, orientabile mediante una piccola leva, permette inoltre di correggere la resa cromatica della luce rendendola simile a quella delle sorgenti alogene.

Mix (Alberto Meda e Paolo Rizzatto, Luceplan 2005) è l’unica lampada vincitrice del Compasso d’oro 2008. Luceplan la descrive come: “Sottilissima e quasi eterea, Mix è la prima lampada da tavolo senza l’ingombro della lampadina: l’uso della nuova tecnologia LED ha infatti permesso lo sviluppo di una testa dallo spessore estremamente sottile. I diodi multicolore (LED Chip On Board) utilizzati su Mix producono una luce intensa, calda e piacevole, nella quantità giusta di lumen a bassissimo consumo (solo 5W) con una durata media di circa 50.000 ore (contro le 2.000 di una lampadina alogena). Sorprendente anche da spenta, quando nel buio si illumina con una luce blu”. Quest’ultima è diffusa da due LED innestati sullo snodo tra braccio e testa e visibile attraverso il suo profilo trasparente.

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Mix è composta da due elementi contrapposti: una solida base, che evita il ribaltamento, e una testa mobile grazie al flessuoso braccio che permette di adeguarla al piano di lettura e al lettore stesso. Paolo Rizzatto e Alberto Meda hanno disegnato Mix, e molte altre lampade per Luceplan, analizzando la funzione e poi la forma, sono partiti dallo studio del bisogno per scegliere la tecnologia corretta e approdare a un’estetica esatta.

Questa lampada rappresenta per Luceplan la: “ricerca estetica e tecnologica, [la] cultura del progetto, sperimentazione e innovazione, [lo] spirito creativo mai disgiunto da funzionalità ed efficienza: è questo sistema di valori che definisce l’identità di Luceplan fin dalla sua nascita nel 1978”. Valori che sono riconosciuti e confermati dai sette Compasso d’oro ricevuti: 2016 – Ascent, 2014 – Counterbalance, 2011 – Hope, 2008 – Mix, 1994 – Metropoli, 1989 – Lola e 1981 – D7.

Tutte le immagini di prodotto: Archivio fotografico Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro

Immagini ambientate e di dettaglio: Luceplan